Il consumo di pesce è consigliato come parte di una dieta salutare, finalizzata a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Recenti studi hanno provato che il consumo di pesce, con una frequenza di almeno 2 volte a settimana, è associato con una minore incidenza di aterosclerosi a livello carotideo. Tale azione benefica è stata collegata all’assunzione, tramite il pesce, di acidi grassi poli-insaturi n-3 Pufa, i quali sono stati indicati come i componenti più attivi nella protezione cardiovascolare. Il consumo di pesce è stato associato, quindi, con una diminuzione dei biomarcatori della disfunzione endoteliale e dell’infiammazione. Anche le variazioni di diametro dell’arteria brachiale (FMD) che misura la disfunzione endoteliale, sembra migliorare con l’assunzione di n-3 Pufa. Tuttavia, esistono pochi dati che riguardano l’associazione tra l’abituale consumo di pesce e lo stress endoteliale. La relazione tra l’assunzione abituale di pesce ed effetti benefici sulla salute, inoltre, è ancora più complessa, in considerazione del fatto che contaminanti come i metalli pesanti ed altre sostanze tossiche sono state spesso trovate nel pesce. L’esposizione ai metalli pesanti, del resto, ha dei comprovati effetti avversi sul sistema cardiovascolare, con il diabete e con alcuni tumori. In pratica, il consumo regolare di pesce potrebbe agire positivamente sulla salute, diminuendo il rischio cardiovascolare attraverso i suoi effetti favorevoli sulla funzione endoteliale. Tuttavia, dato il rischio di assunzione di contaminanti proprio attraverso il pesce, è necessaria una valutazione globale che bilanci i benefici di una sua assunzione frequente con i potenziali rischi. Pertanto, sono stati condotti studi che correlano la concentrazione nel sangue di metalli pesanti, in particolare mercurio ed arsenico, sia in soggetti che non consumano pesce, sia nei consumatori abituali di pesce. Questo risultato, così, potrebbe mettere in discussione la tanto consigliata dieta Mediterranea a base di pesce.
Dott.ssa Sonia Vasto
Nutrizionista
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