Il diabete mellito è un disordine metabolico caratterizzato da un deficit, relativo o assoluto, d’insulina. Esistono due tipi di diabete, quello di tipo I, insulino-dipendente, che costituisce il 10% dei casi, e quello di tipo II, non insulino-dipendente, che coinvolge il 90% di tutti i pazienti diabetici. Esistono anche forme di diabete secondarie provocate da altre patologie o dall’uso di farmaci e il diabete gestazionale che riguarda le donne in gravidanza. La retinopatia diabetica è una delle complicanze della malattia ed è la principale causa di cecità nella popolazione in età lavorativa. Per i pazienti affetti da tale patologia, è fondamentale associare alla terapia prescritta dal diabetologo un corretto regime alimentare, così da ridurre l’incidenza delle complicanze o comunque la loro gravità. La gestione del paziente deve essere interdisciplinare, coinvolgere il medico di base, il diabetologo e l’oculista. Ciascuna di queste figure professionali ha un ruolo decisivo nell’interrompere o rallentare quella che sarebbe l’evoluzione naturale della retinopatia diabetica. Sicuramente, il paziente ben guidato dal medico curante e dal proprio diabetologo, può ottenere un buon controllo metabolico, riducendo notevolmente il rischio di complicanze oculari e non solo. La retinopatia diabetica è, infatti, solo una delle complicanze che può affliggere il paziente diabetico, altre non seconde per gravità, sono la macroangiopatia, la coronaropatia, la nefropatia, la malattia vascolare periferica e la neuropatia periferica diabetica. Spetta all’oculista il compito di seguire e trattare la retinopatia diabetica, con controlli periodici del fondo oculare e qualora sia necessario, di utilizzare metodiche d’indagine come la fluorangiografia, l’Oct (Tomografia a Coerenza Ottica), l’ecografia oculare, o strategie terapeutiche come il trattamento laser e la vitrectomia.
Dott. Alessandro Ferranti
Oculista
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