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Sanità più efficiente grazie alla collaborazione tra gli attori della salute presenti nel territorio

L’ANIO-ONLUS (Associazione Nazionale per le Infezioni Osteoarticolari ), nata il 27 novembre 2000, è presente su tutto il territorio nazionale con numerosi coordinamenti regionali e provinciali. Nasce come ente di volontariato e si è occupata fino ad oggi di tutelare tutte le persone affette da infezioni ossee, quale è la osteomielite.

PROGETTO ARACNE
Lo studio condotto e finanziato da ANIO e INAIL, sotto l’alto patrocinio del Ministero della Salute, in collaborazione con l’AGENAS, denominato “Progetto ARACNE”, ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra le aziende ospedaliere, territorio e organizzazioni di volontariato. Tale progetto è una forte risposta alla migrazione sanitaria e, al tempo stesso, consente di creare economie sociali e di sistema. Le attività che ANIO sostiene nello sviluppo delle reti ospedaliere e dei processi assistenziali rappresentano un adempimento essenziale del S.S.N.
Al fine di migliorarne l’efficacia e l’efficienza, è necessario promuovere, mettere in atto e garantire nel tempo l’integrazione dei percorsi sanitari e socio-assistenziali per far fronte alla complessità dei bisogni sanitari, ai trend epidemiologici, alle problematiche di natura sociale ed economica, ai mutamenti sociali. ANIO, sostiene fortemente la necessità di una maggiore integrazione tra il medico di medicina generale, l’esperto clinico e quello sociale, sottolineando il principio di sussidiarietà come primo anello di collaborazione tra le parti. Nell’ambito del progetto “Le Officine di Ippocrate” l’Associazione si propone di realizzare tre poli multi disciplinari al Sud in 24 mesi, in un’ottica di condivisione d’intenti e di collaborazione all’interno di una rete composta da più attori sanitari, sociali, di volontariato e di privato sociale. Le reti assistenziali, sanitarie e sociali sono funzionali al miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza del sistema. Ciò consente, tra l’altro, la possibilità di erogare al paziente la continuità delle cure, l’assistenza integrata in termini multidisciplinari, la maggiore equità di accesso ai servizi e la centralizzazione del paziente stesso nel percorso di cura. Inoltre, queste reti permettono maggiori disponibilità di risorse, economie di scala, condivisione dei costi di ricerca e di sviluppo, e una maggiore circolazione delle informazioni.
Il risultato tanto atteso è una proficua e funzionale accelerazione dei processi di diffusione dell’innovazione.
Redazione

di Redazione

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