Con le riforme sanitarie introdotte nell’ultimo decennio, anche i laboratori d’analisi hanno dovuto abbandonare la loro frammentarietà per realizzare sistemi integrati che gli permettessero di andare oltre la semplice sopravvivenza. Il Centro biomedico, creato nel 2009, è un esempio di come il consorzio di più laboratori possa affrontare un contesto sanitario in rapida mutazione. Ne parliamo con Il Direttore Sanitario, la dottoressa Giuseppa.
Quali motivi hanno spinto i vostri sette laboratori a consorziarsi tra loro?
<<I mutamenti demografici stanno determinando l’invecchiamento della popolazione, l’esigenza di diminuire il ricovero ospedaliero favorendo la deospedalizzazione, nonché l’aumento dei portatori di patologie croniche altamente inabilitanti. Tutto ciò determina la necessità di migliorare l’assistenza a livello territoriale e, in tale contesto, l’erogazione dei servizi di laboratorio riveste un ruolo strategico. L’aumento della tipologia e complessità dei test di laboratorio e dei requisiti richiesti per l’accreditamento e la regolarizzazione delle strutture rende necessario il superamento della frammentazione per garantire la qualità delle prestazioni eseguite sul territorio regionale. È nato così, nel 2009, il Centro Biomedico, un consorzio di sette laboratori, che hanno attivato meccanismi di reale innovazione tecnologica ed organizzativa. Tali meccanismi sono volti ad un progetto di implementazione e miglioramento della offerta complessiva di servizi e l’assistenza alla popolazione in modo capillare sul territorio. Sin dalla sua istituzione per garantire servizi efficienti e risultati sempre più accurati, il centro è costantemente impegnato non solo nell’aggiornamento del personale e nella verifica del processo analitico, ma anche nel rinnovamento delle attrezzature e delle metodiche. La precisione e l’accuratezza dei dati sono garantiti periodicamente da un programma di Controllo Qualità Interno e da programmi di Controllo di Qualità Esterni (V.E.Q.) regionale nazionale ed internazionale>>.
Quanto hanno influito le decisioni dell’Assessorato della Salute?
<<Seguendo l’indirizzo della Regione Sicilia che ha voluto l’accorpamento dei laboratori, abbiamo realizzato questa iniziativa per dare una migliore qualità al pubblico ed essere in prossimità del paziente con la presenza di sette punti di accesso che si trovano a Palermo, Altavilla Milicia, Prizzi, Montelepre e 3 a Partinico. Essendo in tanti è possibile gestire una mole di analisi maggiore. Il Centro Biomedico è convenzionato con il Servizio sanitario regionale ed è in grado di compiere tutte le prestazioni di chimica clinica, tossicologia, microbiologia e immunologia, biologia molecolare, ematologia ed emocoagulazione>>.
Quali sono i vostri punti di forza?
<<Nell’ambito della Medicina del Lavoro, il Centro Biomedico, potendo usufruire di un personale dedicato esclusivamente al Servizio, può garantire sempre il miglior risultato con il minimo dispendio di tempo per il lavoratore e per l’azienda, piccola, media o grande che sia. Infatti, gli accertamenti diagnostici sono effettuati in giornata, anche con accesso diretto nella sede di lavoro, i referti consegnati entro una settimana. Inoltre, il Centro vanta un servizio di Endocrinologia convenzionato con il S.S.R., che è diretto dal dott.ssa Valentina Guarnotta e garantisce risultati di alto livello professionale>>.
Quali risultati avete conseguito finora?
<<Nel coordinamento dei sette laboratori per la creazione del consorzio non sono mancate le difficoltà. Il bilancio è tuttavia nettamente positivo e ritengo che sia una bella esperienza, mi sembra di servire meglio il pubblico>>.
Francesco Sanfilippo