Chi ne ha diritto? Spetta per reddito, per invalidità o malattie croniche, o per la diagnosi precoce di alcuni tumori. Molto spesso il cittadino non lo sa e paga inconsapevolmente una prestazione sanitaria che gli è dovuta per diritto gratuitamente. Però, chi lo deve dire al malato? Il medico di famiglia? lo specialista? In ospedale all’atto delle dimissioni dopo una soggiorno ospedaliero per un’acuzia? Non si è mai capito chi lo deve fare, e NELL’ATTESA di saperlo, Anio vi da qualche suggerimento. Alcune categorie di persone hanno diritto all’esenzione dal pagamento del ticket per tutte le prestazioni specialistiche o soltanto per alcune di esse. Da qualche anno si sono create delle differenze tra le varie regioni, anche fatto esclusione di alcune categorie e per affetti da patologie croniche, che restano valide per tutta Italia. L’esenzione per reddito prevede l’esenzione dal pagamento per tutti gli esami diagnostici, di laboratorio e le visite specialistiche per chi appartiene a un nucleo familiare con un reddito annuo complessivo inferiore a 36.151,98 euro e ha meno di 6 o più di 65 anni. L’esenzione si estende anche a coloro che hanno superato i 60 anni e sono titolari di una pensione al minimo o sociale e per i familiari a carico, e ai disoccupati e ai loro familiari con un reddito complessivo annuo inferiore a 8.263,31 euro, che sale a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio. In questo i CAF e PATRONATI oltre alle ASL hanno semplificato la grande confusione dell’utente con il rilascio dell’ISEE, da fare avere al medico di base, che v’inserisce in ogni richiesta la categoria di appartenenza. Sono esentati dal pagamento del ticket per esami strumentali o di laboratorio e per visite specialistiche gli invalidi di guerra, gli invalidi civili con indennità di accompagnamento, e coloro che hanno subito una riduzione della capacità lavorativa superiore ai 2/3, le vittime di terrorismo e le persone cieche e sordomute. Per invalidi per lavoro con una riduzione della capacità lavorativa inferiore ai 2/3 e coloro che hanno riportato un infortunio sul lavoro o una malattia professionale, l’esenzione riguarda solo esami e le visite rese necessarie dalla patologia invalidante. Anche chi soffre di malattie rare o croniche ha diritto all’esenzione dal pagamento del ticket per quelle prestazioni che sono rese necessarie dalla patologia di cui soffrono come diabete mellito, glaucoma, epatite cronica, retinite pigmentosa, celiachia, malattie cardiache e insufficienza renale cronica.
Dott. Girolamo Calsabianca