Le malattie oncologiche costituiscono ancora la seconda causa di morte in Italia, ma sono sempre più contrastate sia dalle innovazioni terapeutiche sia dalla presa di coscienza progressiva da parte della cittadinanza della necessità di puntare sulla prevenzione. Qual è la situazione a Palermo? Quale ruolo possono avere le associazioni in questa politica di prevenzione? Ne parliamo con il presidente provinciale Lilt di Palermo, prof. Giuseppe Palazzotto.
Professor Palazzotto, quali provvedimenti sono in essere per la lotta ai tumori a Palermo?
<<Esiste un’integrazione notevole con le Istituzioni sanitarie come l’Asp 6 che aiuta entrambi. L’Asp, in particolare, ha preso nelle sue mani la problematica della prevenzione oncologica, i cui fondi stanziati non sono mai stati consistenti. Un alleato importante della prevenzione è la corretta informazione e su questo punto si è concentrata la conferenza di presentazione che la Lilt ha organizzato con l’Azienda ARNAS Civico –Di Cristina – Benfratelli e alla quale ha partecipato anche l’azienda territoriale ASP 6 di Palermo. Ora, l’Asp 6 sta promuovendo seriamente gli screening sul territorio, collaborando con la Lilt, perché l’associazione nazionale di cui la sede provinciale è una sua emanazione, dispone di un protocollo nazionale mentre questa sede provinciale conta mille associati in tutti i comuni della Provincia stessa. Un esempio di questa collaborazione viene da un camper attrezzato di mammografo regalato dai Lions alla nostra sede che è stato messo a disposizione dell’Asp per gli screening. Si è evidenziata, così, la concreta attività dell’ASP 6 di Palermo che sta conducendo una efficiente e capillare campagna di screening nel territorio con la fattiva collaborazione della Lilt>>.
Quali sono i risultati ottenuti dagli screening finora?
<<Oltre ad agire con il nostro camper, la Lilt sta cercando di promuovere nella realtà palermitana e siciliana gli screening il cui numero non arriva al 50% rispetto ad altre regioni, anche se gli esami sono a totale costo della Sanità pubblica. Questo è il nostro principale compito, ma si sta stimolando l’amministrazione affinché sia attivato il nuovo polo oncologico. Questo è un messaggio di ottimismo per la sanità siciliana, poiché l’attivazione del Polo oncologico presso l’ARNAS di Palermo darà alla regione uno dei più completi, efficienti e moderni punti di riferimento per la terapia ed eviterà la triste emigrazione della Salute che ancora ci affligge>>.
Quali sarebbero i compiti della Lilt all’interno di questo polo?
<<Sì, l’associazione sarà presente, avendo organizzato un servizio di segretariato sociale e è nelle nostre intenzioni occuparci della parte preventiva e di quella riabilitativa che all’Arnas Civico non è presente. Inoltre, l’associazione si occupa di consulenza legale. Tutto questo è svolto per gli utenti, che non devono far altro che pagare un ticket per le prestazioni. Agli stessi utenti è rilasciata una ricevuta come erogazione liberale che può essere scaricata dalle tasse. I medici che lavorano con noi, lo fanno gratis, per cui l’erogazione ci consente di mantenere la struttura>>.
Quali sono i progetti futuri?
<<Si pensa di realizzare da parte della Lilt nazionale una convenzione con l’Eni per i loro operai e i loro familiari come quello fatto per i dipendenti dell’Enel che ha avuto successo. Si auspica un’alleanza tra ricercatori, professionisti nel settore sanità, volontari, pazienti, per combattere non solo il tumore, ma anche i suoi maggiori alleati come la paura, l’ignoranza e l’indifferenza>>.