Agricoltura sociale

Agricoltura sociale, via alle iniziative per le fasce deboli


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La Cia, Confederazione italiana agricoltori, porta avanti la collaborazione tra il mondo sociale e quello agricolo per valorizzare sicilianità.

Giovedì 11 ottobre prende il via con la prima iniziativa il nuovo progetto della Cia Sicilia Occidentale dedicato all’agricoltura come servizio sociale innovativo alla persona.

Un progetto che ha come obiettivi la riabilitazione e la cura ma anche il semplice miglioramento della qualità di vita. “Coltiviamo valori, Inac e Cia per l’Agricoltura Sociale” il nome dell’iniziativa che vede coinvolti giovani che hanno preso parte alla proposta mediante il Servizio civile nazionale.

Il primo appuntamento, messo a punto dall’Associazione pensionati Cia, è una giornata all’azienda agrituristica Bergi, a Castelbuono, studiata per il benessere psico-fisico degli anziani che si divideranno tra passeggiate nella natura, conoscenza dei metodi produttivi biologici e visite ad alcuni beni culturali del comprensorio madonita, come il castello dei Ventimiglia di Castelbuono e il Duomo di Cefalù, patrimonio Unesco.

Gli interessati potranno chiedere informazioni nelle sedi Cia sparse a Palermo e provincia. “Stiamo coinvolgendo – spiega Antonino Cossentino, presidente della Cia Sicilia Occidentale – piccole e medie aziende agricole attente a quella che è la valorizzazione dell’agricoltura intesa come processo naturale volto al benessere psichico e fisico dei fruitori dei servizi offerti. I soggetti del terzo settore e i servizi socio-sanitari sono il fattore di successo dello sviluppo dell’agricoltura sociale in Sicilia e rappresentano un laboratorio per costruire un welfare partecipato e di comunità”.

Il progetto prevede di coinvolgere le realtà sociali del territorio palermitano, così da creare una collaborazione tra le parti in grado di dare un nuovo ruolo all’agricoltura siciliana, coniugando qualità con la valorizzazione del patrimonio enogastronomico e culturale.

Redazione

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