La pausa natalizia che dura circa due settimane, è un periodo fecondo per ritrovare amici e parenti, condividendo la gioia con lauti pasti che normalmente non facciamo in così poco tempo.
I cibi che ci rallegrano, sono gustosi e ricchi di nutrienti, ma non tutti sono ideali e i grassi, il cui eccesso non fa mai bene, la fanno da padrone in queste occasioni.
Dalla cena natalizia fino alla Befana è un continuo susseguirsi di feste e di incontri culinari che durano ore, senza pause tra pranzi e cene, tanto che ci dimentichiamo di tenere i nostri denti puliti a dovere.
Sottrarsi non si può, limitarsi neppure, visto che in entrambi i casi si diventerebbe scortesi, perciò incameriamo roba che, poi, alla fine delle feste, occorre smaltire prima che faccia danno al nostro corpo.
I piatti della tradizione, infatti, sono spesso ricchi di carboidrati, grassi, sodio e zuccheri semplici. Si tratta di nutrienti che, in quantità eccessive rispetto al fabbisogno, contribuiscono all’aumento della massa grassa, al gonfiore e all’accumulo di sostanze nocive.
Contemporaneamente, pandoro, panettone e torroni vari stressano il fegato che pure deve fare fronte, spesso, alle bevande alcoliche che non si risparmiano di certo.
Lo stato di pesantezza che ne deriva, poi, si somma all’arrivo dei primi freddi che scombussolano il nostro organismo e ai primi sintomi influenzali.
Perciò, cosa possiamo fare per recuperare un po’ di smalto?
Innanzitutto, bisogna ripristinare presto abitudini alimentari meno pesanti e rispettare la regolarità dei pasti. È utile, così, riprendere un’attività fisica regolare anche sotto forma di passeggiate il più presto possibile, unendo a quest’ultima un regime alimentare che possa soddisfare le richieste nutrizionali del nostro organismo, utilizzando i cibi di stagione.
Tanto per cominciare, molti studiosi di nutrizione consigliano di bere acqua almeno per 2 litri al giorno per garantire una corretta idratazione e favorire l’espulsione di tossine tramite l’urina.
A questo, sarebbe meglio favorire il consumo di cibi freschi, soprattutto frutta e verdura e alimenti che facilitano la digestione, messa a dura prova dai cenoni.
Per diminuire gonfiori di stomaco e la voluminosità della pancia, possiamo scegliere fonti integrali di carboidrati complessi come pane, pasta, crackers, fette biscottate ecc., perché apportano più fibra che aiuta la digestione.
Inoltre, contengono più micronutrienti come sali minerali e vitamine rispetto al prodotto raffinato, ed aumentano il senso di sazietà, facilitando il transito intestinale e riducendo l’indice glicemico del pasto.
In tutto questo, il fegato che per sua natura elimina le tossine insieme ai reni, non può essere trascurato ed occorre aiutarlo con alimenti contenenti vitamine A, E e C e di Ferro e Zinco, limitando anche il colesterolo. Fare una dieta non è facile, perché autolimitarsi induce sempre una diminuzione mai veramente voluta, ma necessaria per la nostra sopravvivenza.
Francesco Sanfilippo