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Dieta vegana in versione Mediterranea, prime linee guida


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La dieta Mediterranea come base di partenza per la dieta vegana. La novità viene fuori dalle prime linee-guida italiane del ‘piattoveg’.

La dieta Mediterranea come base di partenza per la dieta vegana.

La novità viene fuori dalle prime linee-guida italiane del ‘piattoveg’ (abbreviazione per piatto vegano) per l’alimentazione vegetariana, pubblicate sul Journal of the academy of nutrition and dietetics.

Lo studio, realizzato da scienziati italiani, rappresenta una guida pratica per elaborare diete a base vegetale, che siano ottimamente nutrienti per l’adulto e per la donna in gravidanza e allattamento.

Gli alimenti selezionati sono quelli derivati dalla tradizione mediterranea quali cereali, cibi proteici come legumi e derivati, verdure, frutta, frutta secca e semi, olio d’oliva e di semi.

Gli alimenti di origine animale che i questo tipo di dieta sono, in genere, banditi, come latticini e uova, sono considerate opzionali.

Ciò significa che non sono considerati necessari per il raggiungimento del fabbisogno quotidiano raccomandato dei nutrienti e, se consumati, il loro impiego va ridotto.

Il PiattoVeg, secondo gli autori,

“mostra come sia assolutamente possibile un’alimentazione completamente basata sui vegetali, anche in gravidanza e allattamento, fornendo precise indicazioni sulle quantità di alimenti da consumare”.

Il fabbisogno di nutrienti è rappresentato graficamente da un piatto diviso nei sei spicchi corrispondenti ai sei gruppi alimentari fondamentali dell’alimentazione vegetariana.

Per ogni gruppo è stata calcolata la quantità di cibo da assumere per soddisfare l’adeguatezza della dieta, indicata come numero di porzioni.

Il ‘piatto’ ideale risulta così composto da cereali, cibi proteici vegetali (legumi, prodotti a base di soia e glutine, esclusi cibi proteici di origine animale), verdura, frutta, cibi ricchi di acidi grassi omega-3.

Una dieta a basso contenuto di grassi non solo risponderebbe alle esigenze di un organismo che ha più necessità nutrizionali che caloriche, ma sarebbe anche efficace come misura terapeutica da affiancare alle terapie tradizionali di alcune malattie.

La dieta vegan low-fat si sarebbe dimostrata potente nel contrastare le più comuni malattie cardiometaboliche, facendo sperare che con una dieta 100% vegetale low-fat, il consumatore sia in grado non solo di prevenire, ma anche arrestare e far regredire queste malattie”.

Redazione

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