La memoria dell’uomo è molto vasta, pur nelle sue ridotte dimensioni fisiche, ma anche molto fragile, perciò l’esercizio fisico può aiutare.
Secondo degli studiosi canadesi che avrebbero svolto una ricerca sperimentale in Canada sul rapporto esercizio fisico e memoria presso l’Università McMaster, pubblicata su Journal of Cognitive Neuroscience.
L’esercizio fisico fa bene alla memoria e sei settimane d’intensa attività fisica, condotte brevi sessioni nell’arco di 20 minuti, portano miglioramenti significativi nella cosiddetta memoria ad alta interferenza, la stessa che ci permette di riconoscere la nostra auto da un’altra della stessa marca e modello.
Chi è più in forma fisicamente, verifica un aumento del fattore neurotrofico cerebrale. Quest’ultima è una proteina che supporta la crescita, la funzionalità e la sopravvivenza delle cellule cerebrali.
Gli studiosi hanno preso in esame 95 adulti sani per sei settimane che hanno svolto un allenamento fisico, in alcuni casi abbinato con un addestramento cerebrale, oppure sono rimasti sedentari.
Sia nel caso di chi ha svolto esercizio sia in quello in cui all’attività fisica è stato combinato al training cerebrale, le prestazioni di memoria ad alta interferenza risultavano migliorate, a differenza di quanto accadeva nel gruppo di controllo.
Ora gli studiosi stanno studiando gli anziani, poiché si pensa che si osserveranno maggiori benefici su di loro, dato che questo tipo di memoria diminuisce con l’età.
Se così si dimostrerà, fare attività fisica non sarà solo un modo per diminuire il peso, ma anche per tener viva la nostra memoria.
Redazione