Andare a mare per rilassarsi è perfetto per recuperare tranquillità, ma se non si fa attenzione, certi comportamenti la mettono a rischio.
Quando si va al mare, si associa l’idea del relax, ma non manca anche l’abbassamento dell’attenzione, per cui è necessario ricordarsi di adottare determinati accorgimenti per evitare di guastare il meritato riposo. Alcuni di questi errori si possono evitare e ve ne spieghiamo il perché e il come.
La luce solare produce calore e l’esposizione al sole surriscalda la pelle. Ciò favorisce la vasodilatazione e tanto più si è esposti tanta più alto è il fenomeno, in particolare nelle gambe, nelle caviglie e nei piedi.
È preferibile stare un quarto d’ora al mare, sia da fermi sia in movimento, ogni 45 minuti di esposizione. Anche magiare di tutto e spesso non aiuta da solo, perché il nostro peso aumenta, ragion per cui occorrerebbe eseguire gli affondi immersi in acqua fino all’altezza dell’inguine per evitarlo, favorendo il rimodellamento e il dimagrimento di cosce e glutei.
Poi, si raccomanda sempre di mangiare frutta e verdura in quantità, ma la frutta contiene zuccheri che sono concentrati e si aiuta l’idratazione. Assumerne parecchia non aiuta la glicemia, in particolare chi ha già il diabete, per cui occorrerebbe bere acqua frequentemente sia per idratarsi sia per diluire la concentrazione di zuccheri nel corpo.
Bere spesso acqua e limone, che resta un potente disinfettante, attiva il metabolismo e mantiene idratati. Da evitare, poi, l’assunzione di bevande fredde perché finiscono in uno stomaco non preparato cui si provoca uno shock termico, causando a sua volta, crampi, dolori addominali e congestione.
Perciò, è preferibile servire o assumere bevande la cui temperatura è simile a quella corporea, anche se la sensazione dissetante non è la stessa. Molte persone, comunque, restano ore in spiaggia, per cui è spesso, si portano il pranzo da casa.
I cibi, in questo caso, è meglio che siano portati in una borsa termica con ghiaccio. In particolare frutta e verdura sono delicati e facilmente deperibili, per cui vanno tenuti al freddo, per rallentare la proliferazione batterica, impedendo l’insorgenza di crampi e infezioni intestinali.
Non manca, in questo caso, il buon senso di evitare l’acquisto di cibi freschi o cotti dagli ambulanti, poiché s’ignora come questi cibi siano preparati e conservati e mancano di controlli sanitari per conoscere i procedimenti industriali.
È preferibile acquistare il cibo dai rivenditori autorizzati o portarlo da casa per evitare disturbi digestivi e possibili infezioni. Quando si è sotto l’ombrellone, ci si sente sicuri dai colpi di sole e dalle ustioni, ma non è così, poiché la sabbia riflette i raggi solari.
Perciò, il microambiente sotto l’ombrellone diventa un luogo, dove il colpo di calore e di sole sono sempre in agguato, provocando mal di testa, stordimento, febbre e nausea. Indossare un cappello o un foulard bagnati ne allontana il rischio.
Un’altra abitudine dettata dalla percezione di norme igieniche non legate alla realtà dei fatti, è di non fare la doccia dopo il bagno in mare. Farsi la doccia significa rimuovere eventuali contaminanti che sono rimasti sulla pelle, diluendo i batteri, togliersi di dosso il sale che secca la pelle.
In ultimo, bere acqua di mare nuoce alla nostra salute, poiché può esserci al presenza di escherichia coli. Bere dopo il bagno diluisce l’eventuale carica batterica, allontanando il pericolo di contrarre infezioni intestinali.
Redazione