Tutti abbiamo avuto almeno un livido nella nostra vita per cause varie come le cadute o le zuffe ma li conosciamo davvero o ci sfugge qualcosa?
I lividi possono comparire in seguito ad una contusione, perché una rottura dei capillari comporta un travaso di sangue nei tessuti cutanei o sottocutanei. A volte, però, possono presentarsi spontaneamente, perché la causa potrebbe essere addirittura un’alterazione nella coagulazione del sangue.
Un esempio è dato dalle varici nelle donne di mezz’età, e, in questo caso, è meglio consultare un medico. Un livido per guarire completamente richiede dai 30 ai 40 giorni.
I tempi di guarigione, però, sono proporzionali alla sua gravità. È chiaro che un livido piccolo potrebbe riassorbirsi molto prima. Se la parte interessata è vasta, il dolore sarà più intenso, così come i tempi di guarigione saranno più lunghi, anche se i lividi non costituiscono, in genere, un problema fisico grave. Un livido solitamente fa male al tatto, ma l’intensità di tale dolore dipende sia dalla sensibilità individuale sia dalla gravità del trauma ricevuto.
Quando il livido è molto diffuso, però, il dolore potrebbe manifestarsi anche spontaneamente, senza sfiorare la parte interessata. La colorazione di un livido è omogenea e varia in modo uniforme, perché nei primi giorni sarà di colore viola–bluastro, poi verdognolo ed infine giallo.
Questo cambiamento è dovuto al riassorbimento da parte dei tessuti dell’emoglobina, la proteina responsabile del trasporto dell’ossigeno nei globuli rossi.
Sono maggiormente predisposte alla formazione dei lividi quelle categorie di persone la cui pelle è poco resistente come i bambini e gli anziani. In particolar modo, negli anziani i lividi potrebbero arrivare addirittura a macchiare la pelle permanentemente.
In caso di ematoma semplice, l’uso del freddo è un ottimo rimedio, mettendo una borsa di ghiaccio sulla parte colpita ogni circa 15 minuti nelle seguenti 24/48 ore.
Tale operazione favorisce la restrizione dei vasi sanguigni lesi dalla contusione. L’utilizzo del ghiaccio è anche utile per evitare che la parte si gonfi. Infatti, la contusione provoca il rilascio di istamina, una sostanza che si attiva a 8/9°C. Con il ghiaccio la temperatura scende a 0°C, pertanto l’attivazione dell’istamina si blocca ed è possibile evitare l’infiammazione.
Redazione