emozioni
emozioni

Noi… un mondo di emozioni

È possibile vivere felici? E allontanarsi dalla rabbia, dall’invidia? È possibile non esser vittime della paura, dell’angoscia, della tristezza?  Queste sono domande che – in modo inconsapevole – rappresentano il background psicoaffettivo di ognuno di noi. Non esiste vita che non chieda di provare la leggerezza interiore, la forza e l’energia mentale e fisica, la disposizione naturale al buonumore e all’amore. Ma tutto questo non accade per caso. Come una palestra di vita occorre allenarsi, partendo dalla reale  conoscenza di sé, di ciò che abbiamo dentro, del “motore”.  Nasce per questo una scienza nuova fatta di cose antichissime, le emozioni, e questa è la Timologia. Per Timologia si intende proprio la scienza che studia la struttura, la dinamica, l’economia di ogni singola emozione. Si scopre attraverso essa come liberarsi dal pesante fardello delle emozioni “antieconomiche”, intese come infruttuose, paralizzanti, sgradevoli. Ognuna di esse è il polo negativo di un bipolo, di un asse emotivo: come dire, avendo all’altro polo l’opposto positivo, basta dirigere la consapevolezza e le scelte lungo l’asse e ci si trova leggeri e più sereni. È uno scorrere possibile, come un cursore di un apparecchio elettronico che regola la sintonia dei canali, se sai spostarlo, puoi vedere e ascoltare con chiarezza. La paura è nell’asse binario della fiducia; la rabbia nell’asse della filia (che raggruppa tenerezza, affetto, dolcezza, benevolenza, amicizia, cordialità, disponibilità); la colpa nell’asse della felicità. Qui ci saremmo attesi che l’asse fosse felicità- infelicità, ma quest’ultima è nell’area della tristezza, dunque opposta alla gioia. Il senso di colpa – si scopre – è come una matrioska di emozioni, tutte negative: chi lo vive resta paralizzato e si muove solo per confermare una condanna. Al contrario la felicità elimina qualsiasi appesantimento e rende fluidi, piacevoli, attraenti, dinamici. Si badi che la felicità occupa solo il cinque per cento del lessico emotivo italiano: come dire esistono poche parole che la riguardano. Al contrario la rabbia invade i nostri vocabolari: conosciamo e adoperiamo più termini negativi che positivi, perché la nostra esperienza è tendenzialmente quella.  Ecco – dunque -finalmente uno studio serio, completo, sistematico, appassionato di ciò che si agita nell’animo umano e della spontanea e semplice soluzione della “liminalità”, cioè del passaggio da un’emozione negativa ad una positiva attraverso la reintegrazione emotiva. Non esiste possibilità magica per far questo, ma solo un percorso di consapevolezza che spinga verso aree emozionali sempre più “comode”: sempre partendo dal rafforzamento delle motivazioni interiori. In altre parole ecco una scienza a servizio della felicità.
Dott. Diego Fabra

di Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *