Un nuovo pericolo emerge dal mondo degli agenti patogeni e si chiama Candida auris, un fungo scoperto in Giappone in alcuni pazienti verso cui gli attuali antibiotici sono largamente inefficaci.
L’origine di questo ceppo di fungo super resistente è ancora sconosciuto, ma è stato riscontrato negli ospedali dopo un esame accurato condotto dopo la sua individuazione nei pazienti.
Quando è stato isolato in Giappone, il Candida auris è stato anche riscontrato in quattro continenti e individuato in una dozzina di Stati. Negli Usa, i tredici casi si sono verificati a New York, nell’Illinois, nel Maryland e nel New Jersey dal 2013 e solo la scorsa estate ne sono stati segnalati sei.
La maggior parte dei ceppi sono resistenti al fluconazolo, uno rivelava resistenza all’amfotericina B e un altro anche alle echinocandine, ultimo ritrovato antifunghi. In alcune parti del mondo sono stati isolati casi resistenti a tutti e tre gli anti-micotici, per questa ragione gli esperti dell’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) sono preoccupati.
Nel maggio di quest’anno, d’altronde, le autorità sanitarie americane avevano già diffuso un bollettino di allerta. In questo documento s’invitano medici e dirigenti ospedalieri a vigilare attentamente sulle infezioni da Candida auris, perché sono resistenti a diversi anti-fungini e spesso fatali.
Non a caso, il super-fungo ha portato alla morte quattro pazienti sui primi sette colpiti.
Il 60% delle infezioni registrate al di fuori degli USA ha condotto a morte i pazienti, che, però, erano affetti da altre patologie debilitanti.
Questo ceppo, quindi, predilige chi è già affetto da altre patologie e, quindi, si ritrova in condizioni fisiche precarie. Inoltre, si diffonde con estrema facilità, essendo stato trovato, oltre che nei materassi del paziente, in tutta la stanza dei pazienti colpiti.
I fattori di rischio individuati finora sono gli interventi chirurgici recenti, l’impiego di antibiotici e di antimicotici ad ampio spettro, l’uso di cateteri venosi centrali.
Le infezioni da C. auris possono contagiare a tutte le età, dal neonato pretermine al grande anziano.
Il Candida auris può essere, frequentemente, ‘scambiato’ negli esami di laboratorio con una presenza più familiare nelle corsie di tutto il mondo, la Candida comune. Però, il direttore dei CDC americani (Centers for Disease Control-Centri per il controllo delle malattie) Thomas Frieden, avrebbe dichiarato:
“Questo ‘parente’ venuto dal Giappone rappresenta una ‘minaccia emergente e abbiamo dunque il dovere di proteggere i pazienti vulnerabili e tutti gli altri. Dobbiamo agire in modo di comprendere meglio, contenere e arrestare la diffusione di questo fungo resistente ai farmaci”.
Per fare ciò, si stanno predisponendo delle contromisure efficaci che richiedono la creazione di test di laboratorio dedicati al fungo pestifero.
Inoltre, si stanno cercando delle strategie terapeutiche diverse da quelle esistenti, alle quali il fungo è diventato resistente.
Francesco Sanfilippo