DIABETE-FAMIGLIA

Il rapporto complesso tra genitori, figli e diabete

Il diabete spesso irrompe nelle vite dei bambini, in quei momenti in cui l’unico problema dovrebbe essere il vestito nuovo della bambola o l’ultimo modello di supereroe giocattolo. Come spiegare ad un bambino cos’è il diabete, perché è arrivato nella sua vita, perché deve cambiare le sue abitudini e perché deve pungersi ogni giorno? Sicuramente, oggi, ci sono tantissimi aiuti che si possono ritrovare nei vari filmati istruttivi creati appositamente per spiegare di cosa si tratta, ci sono fumetti, libri colorati, il supporto di medici e psicologi che aiutano il genitore in queste prime fasi critiche. É importante rispondere a tutte le domande che il bambino sicuramente farà, dandogli delle delucidazioni semplici ma chiare e sincere, questo lo renderà più consapevole e sicuro. Spesso si ha l’errata convinzione che, nascondendo la verità, si possa proteggere il bambino dalla sofferenza ma questo non è esatto, anzi potrebbe essere dannoso per il bambino, che accorgendosi di tutto, si sentirà ingannato e ancora più spaesato. Bisognerebbe cercare di non far chiudere il bambino in sé stesso, è necessario, invece, farlo sfogare ascoltandolo e facendogli capire che il diabete non deve essere una vergogna, che non ha nessuna colpa, né si è meritato questa patologia perché è stato cattivo o disobbediente. È, inoltre, necessario che questo momento di dialogo avvenga in una fase in cui il bambino si senta pronto ad ascoltare e che il genitore abbia del tempo per spiegare tutto, rispondendo a ogni domanda e non rimandando il dialogo ad un altro momento. Può essere difficile per il bambino capire perché a lui sono negate certe cose, come dolciumi e caramelle, (non è ovviamente un divieto assoluto, ma questo si capirà con il tempo e la conoscenza della patologia). Per questo, è importante spiegare che il cibo che mangia può incidere sul suo stare bene o male, così com’è bene che capisca che in caso di necessità, quindi d’ipoglicemia, avrà il bisogno di assumere subito zuccheri semplici, senza vergognarsi. Spesso i genitori tendono a modificare il proprio comportamento, mostrandosi più accondiscendenti, “viziando” il bambino e rompendo così la linea educativa seguita fino al momento dell’esordio del diabete. Il bambino si renderà, ovviamente, conto di questo cambiamento e questo potrebbe influenzare il suo comportamento e l’approccio verso la patologia.
Sarebbe bene che il bambino spiegasse con sicurezza e senza imbarazzo questa nuova condizione ai suoi amici, ma questo dovrà avvenire in modo spontaneo. Il genitore dovrebbe spiegare l’importanza di questo dialogo, spingendolo dolcemente verso l’apertura, suggerendogli le parole adatte da utilizzare.
È fondamentale spiegare al bambino che il diabete non potrà impedirgli di fare tutto ciò che vuole, ma che serviranno degli accorgimenti in più. In questo modo, il bambino si responsabilizzerà, portandolo verso una vita adolescenziale e adulta consapevole e autonoma.

Francesca Loddo
Pedagogista

di Redazione

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