Dal febbraio 2014, sono cominciati i lavori di ristrutturazione di una palazzina di proprietà dell’Ordine dei Fatebenefratelli, sita in Vicolo Sant’Uffizio, 23, 25, 27 per realizzare un Centro di Accoglienza notturno. Il Centro, intitolato a “Beato Padre Olallo”, è stato, così, promosso dalla sezione locale AFMAL (Associazione con i Fatebenefratelli per i malati lontani) dell’Ospedale Buccheri La Ferla Fatebenefratelli. Ogni mercoledì pomeriggio, all’interno del comprensorio Ospedaliero, sarà offerto un servizio docce nel quale soggetti in condizione di disagio soddisfano esigenze di base: lavarsi, ritirare la biancheria e indumenti puliti che saranno offerti dai volontari del Centro. Inoltre, una volta al mese viene distribuita la spesa a 130 famiglie bisognose. Da giorno 7 marzo 2016, ogni sera le porte saranno aperte per accogliere gratuitamente 12 persone senza fissa dimora. La struttura è dotata di 6 camere da letto, ciascuna con due posti e bagno in camera. La sera sarà offerta la cena e il mattino la colazione. Gli ospiti troveranno un ambiente confortevole, dove dormire, al riparo dal freddo e dai pericoli della strada, un pasto caldo, la colazione, la possibilità della doccia e del cambio abiti. Riceveranno ascolto e attenzione da parte dei volontari per intraprendere anche un cammino di risalita. L’arcivescovo di Palermo, Sua Eccellenza Reverendissima, Mons. Corrado Lorefice ha dichiarato: “Non può esistere una società civile, se non facciamo del bene. Il primo bene che ciascuno deve fare verso se stesso è quello di fare il bene agli altri, come rimanda il ritornello con cui i religiosi dell’Ordine fondato da San Giovanni di Dio chiedevano l’elemosina: Fatebenefratelli per amor di dio a voi stessi. L’uomo che ripiega su se stesso non respira, più si apre e incontra l’altro, più vive”. Gli ospiti entreranno alle ore 19,30 e lasceranno la struttura alle 8 del mattino. L’attuale regolamento prevede che gli ospiti possano dormire per un periodo di 7 giorni continuativi e potranno essere riammessi dopo 1 mese dall’ultima permanenza. E’ necessario sostenere un colloqui pre – ingresso con l’assistente sociale o il mercoledì dalle 15,00 alle 17 o il giovedì dalle ore 10,00 alle ore 12,00. “Tutto quello che è stato realizzato – dichiara Fra Luigi Gagliardotto, presidente della sezione locale e superiore dell’Ospedale – è esclusivamente frutto di donazioni provenienti da privati. La nostra Opera andrà ad aggiungersi a quelle già esistenti in città. Purtroppo l’offerta di questo tipo di servizi non è mai sufficiente per accogliere i bisognosi che sono sempre più numerosi. Il Centro è una testimonianza tangibile della carità e della misericordia. Abbiamo ancora bisogno di tutti. In questo momento oltre ai fondi per mantenere il Centro, cerchiamo volontari che siano disponibili per l’accoglienza notturna. Inoltre, abbiamo bisogno di continuare a raccogliere fondi per pagare i debiti che abbiamo contratto ”. Fra Pietro Cicinelli O.H. presidente nazionale dell’AFMAL, ha aggiunto: “L’inaugurazione e l’apertura del Centro di accoglienza nella solennità di San Giovanni di Dio compie il desiderio del nostro Fondatore di offrire sempre un posto dove accogliere i poveri abbandonati e servirli, offrendo cure non solo mediche ma anche spirituali.
La realizzazione del Centro ha anche coinvolto l’intera Provincia romana del nostro Ordine. Nell’ultimo decennio, essendo cambiate le necessità e la società in genere, l’Ordine ha posto la sua attenzione verso le tante persone senza fissa dimora”.
Redazione