terapie delle calvizie

Terapia della calvizie con il Plasma arricchito di Piastrine

Nel numero quattro di febbraio è stato pubblicato, a mio nome, l’argomento che tratta l’uso del PRP (plasma arricchito di piastrine) nel ringiovanimento cutaneo per il viso, per decolleté, per le braccia e per altro. Le modalità tecniche sono state già descritte in quell’articolo. Recentemente, alcuni studi internazionali confermano che il plasma arricchito di piastrine è l’arma più recente messa a punto dalla medicina per contrastare la caduta dei capelli. Ovvero, è in grado di riattivare quei follicoli piliferi nelle zone, dove fisiologicamente dovrebbero essere presenti. Occorre fare chiarezza al fine di non propagandare terapie miracolistiche o panacea per le persone con calvizie. Le indicazioni a questo tipo di procedura devono essere valutate sempre dal medico esperto nel settore, limitatamente a quelle zone circoscritte che potrebbero avvantaggiarsi della PRP terapia. In particolare, mi riferisco all’alopecia androgenetica, maschile e femminile o a quelle zone limitate di alopecia areata. Quest’applicazione di medicina rigenerativa è una sorta di terapia biologica in alternative ad altre terapie mediche (con risultati che fino ad ora sono stati così promettenti), soprattutto nel caso di pazienti poco propensi a ricorrere all’intervento chirurgico di trapianto dei follicoli piliferi. Occorre essere cauti sull’argomento al fine di evitare entusiasmi eccessivi, anche se la letteratura scientifica ha supportato l’uso del PRP in altri settori della medicina (ortopedia, odontoiatria, chirurgia). Il protocollo di applicazione muta a seconda l’esperienza del medico e dei casi andati a buon fine. Generalmente, quello più diffuso prevede 3 sedute a distanza di 2 mesi l’una dall’altra ed in seguito alla risposta del paziente, si programmano sedute distanziate di 6-8 mesi. Il PRP contiene particolari cellule chiamate Piastrine, le quali possono in via teorica causare la crescita dei capelli tramite la stimolazione dei follicoli da parte delle cellule staminali presenti e con il rilascio di fattori di crescita. In altre parole, lo scopo principale del PRP è quello di stimolare i follicoli inattivi o chirurgicamente impiantati, in fase di crescita attiva. I risultati sono variabili ed individuali, ma nessuna garanzia di successo può essere fatta prima, per cui occorre diffidare da imbonitori. Alcuni medici applicano il PRP a pazienti che non sono candidati al trapianto, ogni 3-4 mesi. Altri protocolli lo usano prima o durante la chirurgia al fine di assicurare e di aumentare la sopravvivenza del trapianto effettuato. Il PRP è quindi una potenziale terapia non chirurgica per stimolare in maniera naturale i follicoli piliferi o per rinforzare quei capelli “deboli e sottili”. Sebbene esistano pochi studi controllati sull’argomento, i casi aneddotici riportati rifletterebbero il successo della terapia PRP. La selezione dei pazienti, tuttavia, deve essere accurata e coloro che fumano o fanno abuso di alcool o droghe dovrebbero essere esclusi a priori. Inoltre, coloro che presentano una disfunzione piastrinica, instabilità emodinamica, sepsi ed infezioni acute e croniche del fegato, o in terapia coagulante o malattie croniche della pelle non sono candidati alla procedura. La decisione di usare PRP è personale e dovrebbe essere presa dopo un’attenta consultazione con il medico, ragion per cui è importantissima un’accurata raccolta anamnestica. Il PRP è sicuro e naturale dal momento che viene estratto dal proprio organismo tramite un prelievo ematico, per cui non possono esistere quindi reazioni allergiche o di rigetto o di modificazione cellulare. La PRP, però, non può essere considerata una vera e propria cura per la caduta dei capelli, poiché, allo stato attuale, non ha avuto l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA) americana. Noi incoraggiamo a prescrivere la PRP come una terapia complementare a quei pazienti non eleggibili per la chirurgia, unitamente all’applicazione di altre terapie come il minoxidil o la finasteride ovvero per coloro che dimostrano effetti collaterali con l’uso di questi 2 farmaci menzionati. In conclusione, la terapia PRP offre l’opportunità di crescita di capelli per coloro che desiderano un trattamento più aggressivo non chirurgico per il loro problema. A titolo di cronaca, alcuni medici hanno iniziato a trattare dei pazienti non idonei al trapianto, ma i risultati saranno valutati alla fine del protocollo descritto. Fino a quel momento, non bisognerà, quindi, saltare a conclusioni affrettate.

Dr Ennio Sacco
Medico-Chirurgo

di Dott. Ennio Sacco - Medico-Chirurgo

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