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Le moderne tecnologie didattiche multimediali, ultima frontiera dell’apprendimento scolastico

L’insegnare e l’apprendere sono un percorso senza fine che dura tutto il corso della vita (lifelong learning). Pertanto oltre ai contenuti (Know what) e ai valori (Know why) bisogna insegnare competenze e abilità (Know how), cioè il sapere fare con duttilità mentale, come la società attuale richiede. La globalizzazione ha dato un ruolo significativo e determinante alle nuove tecnologie, che, oggi, la didattica multimediale utilizza. Oggi la scuola utilizza sempre più le tecnologie didattiche multimediali come pc (personal computer), Lim (lavagne interattive multimediali, dotate di touch screen, oppure comandate con penna elettronica, o come lavagna digitale.), tablet, i-pad, cd. Si tratta di mezzi efficaci d’insegnamento-apprendimento, poiché non solo offrono un’opportunità ricca di materiali, ma anche perché stimolano l’apprendimento individuale e gruppale. Tutti gli alunni, infatti, partecipano con entusiasmo, giovando dell’acquisizione di competenze in ogni ambito disciplinare, che dovrebbe loro garantire una migliore riuscita nell’inserimento sociale e occupazionale. Sono, pertanto, ritenuti validi strumenti non solo per soggetti normali, ma anche per soggetti che presentano situazione di svantaggio, come alunni stranieri, con handicap, con DSA(disturbi specifici dell’apprendimento), con Adhd (deficit di attenzione e iperattività). Le funzioni coinvolte nello sviluppo sono la cognizione, la memoria,la percezione, la socializzazione, la creatività. Molti ritengono che possano comportare obesità, isolamento sociale, pensiero meccanico, difficoltà relazionali. Ovviamente dipende molto dal tipo di utilizzo e dalla frequenza che se ne fa. Infatti, sono molte le attività che si possono svolgere con tali ausili come gli scolari nella scuola dell’infanzia possono fare uso di paint, lo scanner dei propri disegni, stampare. I più grandi possono fare ricerche su internet, collegarsi con alunni di altre classi o di altri Paesi, scambiandosi conoscenze culturali diverse. Inoltre, possono dialogare e scambiarsi opinioni attraverso skype e social network, realizzare biglietti di auguri, presentazioni, inviare/ricevere mail, salvare file in cartelle, fermare l’immagine, per interpretarla, elaborarla, modificarla, raccontarla, rappresentarla con disegni, scene, eventi. L’immagine assume varie forme bidimensionale/tridimensionale, opaca/luminosa, fissa/mobile, ingrandita /rimpicciolita, modificata, introducendo i suoni. Si può anche scegliere il tratto con spessore e colore tipico, realizzare un vero e proprio ipertesto, cioè un insieme di informazioni, suoni, animazioni, tabelle, illustrazioni, collegati attraverso dei rimandi logici e link interconnessi, mediante il clic del mouse. Ovviamente, la tecnologia multimediale non è sostitutiva di altri metodi educativi; ma semplicemente con software specifici esalta e sostiene l’attività didattica in qualsiasi fascia d’età e in modo graduale. Infatti, la conoscenza, deve iniziare dal rapporto diretto e concreto con la realtà, che va osservata e manipolata, per poi passare ad esperienze più astratte, superando i limiti spazio temporali. Bisogna anche educare il bambino ad un uso controllato del pc, e ad avere uno spirito critico e consapevole. Il pc può essere un pc vero e proprio o un videogioco, per stimolare le varie funzioni. Con i cd si può educarlo alla musica, al ritmo, al canto e al movimento corporeo, quindi, ci si può sbizzarrire come si vuole. Studi scientifici dimostrano che la vista, è uno dei canali preferenziali per conoscere e apprendere, perché fissa il ricordo, e che la corteccia lavora molto su forma e colore, coinvolgendo anche il nervo ottico e acustico. Ovviamente, non è il caso di sovraccaricare la lezione con stimoli visivi eccessivi, che, comunque, necessitano di una spiegazione verbale affiancata. I punti di forza sono chiarezza delle immagini, la possibilità di salvare e di recuperare dati, disponibilità di uno schermo dinamico per creare e spostare l’immagine, sviluppo di capacità di astrazione, analisi, percezione, cognizione, memoria, cooperazione, socializzazione. Nel contempo, è necessario informare i figli e i genitori sugli eventuali rischi che possono riscontrare utilizzando le nuove tecnologie soprattutto durante la navigazione. In ogni caso, è necessario non lasciare mai i figli da soli mentre navigano, o per lungo tempo davanti ad un pc, non fornire mai identificazioni personali e foto on line, non rispondere mai ai messaggi volgari o offensivi, confrontarsi con i genitori in situazioni sospette o spiacevoli. Esiste l’opportunità di risalire all’indirizzo IP, ma è importante salvare una copia della conversazione o della mail in questione, aggiornare l’antivirus e il firewall per proteggere il pc, usare i filtri per evitare alcuni siti.
Purtroppo, oggi esistono i nuovi analfabeti, che sono costituite da quelle famiglie, che per motivi economici non hanno ancora un pc o internet in casa. Compito della scuola è colmare queste lacune, ed estendere l’alfabetizzazione attraverso continui aggiornamenti degli insegnanti e investimenti sulle nuove tecnologie, ove tutti, almeno a scuola, possano farne conoscenza.

Rosaria Aurelio
Psicologa

di Redazione

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