Cosa s’intende per screening e quali sono le metodiche più indicate?
“Lo screening è un’attività diagnostica organizzata e periodica rivolta a donne asintomatiche, al fine di effettuare una diagnosi di carcinoma mammario in stadio precoce e di offrire trattamenti adeguati con l’obiettivo di ridurre la mortalità da carcinoma mammario”. Le metodiche diagnostiche sono diverse ma la Rx mammografia rappresenta l’unico mezzo efficace nello screening del tumore al seno. L’Associazione Italiana Medici Oncologi (AIOM) ha pubblicato delle linee guida per lo screening nella popolazione generale e nei soggetti a rischio. Nella popolazione generale, tale esame si fa nelle donne in fascia d’età 50-69 anni, per cui la Rx-mammografia è raccomandata con cadenza biennale. Poi, si realizza nelle donne in fascia d’età 40-49 anni e la Rx- mammografia andrebbe eseguita personalizzando la cadenza nel singolo individuo sulla base anche dei fattori di rischio quali la storia familiare e la densità del tessuto mammario. Infine, lo screening si effettua nelle donne d’età uguale o superiore a 70 anni, dove, però, non vi è alcuna evidenza di efficacia della Rx-mammografia nell’esame. Nelle donne ad alto rischio per l’importante storia familiare di carcinoma mammario o perché portatrici di mutazione di Brca1 e/o Brca-2 i controlli mammografici dovrebbero essere iniziati all’età di 25 anni o 10 anni prima dell’età di insorgenza del tumore nel familiare più giovane, nonostante la bassa sensibilità della mammografia in questa popolazione. La risonanza magnetica con cadenza annuale come metodica di screening in aggiunta alla mammografia e all’esame clinico, trova indicazione in questo caso.
Tutte queste raccomandazioni sono utili senza dubbio, ma la cosa importante è rivolgersi sempre a personale qualificato ed esperto di tale patologia ed in Centri che mettano a disposizione le metodiche diagnostiche sempre più evolute. Presso il Centro Diagnostica per Immagini Toscano di Carini, in provincia di Palermo, dove opero attivamente da circa 15 anni, abbiamo a disposizione apparecchiature di ultima generazione, che ci permettono di arrivare ad una corretta diagnosi.
Abbiamo la possibilità di eseguire Rx mammografia digitale che rispetto a quella analogica, è in grado di aumentare il contrasto tra il tumore e il parenchima mammario sano circostante, in particolare nei seni densi, offrendo una maggiore sensibilità nelle pazienti più giovani. Dal 2001 al 2003, nel Digital Mammographic Imaging Screening Trial sono state arruolate in USA e in Canada circa 50.000 donne di età compresa tra 47 e 62 anni, le quali venivano sottoposte sia a mammografia analogica che a mammografia digitale.
Le due tecniche sono risultate globalmente equivalenti in termini di accuratezza diagnostica. Tuttavia, nel sottogruppo di donne con età inferiore a 50 anni, in quello di donne con seno molto denso o eterogeneamente denso, e in quello di donne in pre- e peri-menopausa, la mammografia digitale è risultata avere una accuratezza diagnostica significativamente più elevata rispetto alla mammografia analogica. Inoltre, presso il Centro è possibile eseguire la visita senologica e l’ecografia mammaria come integrazione dell’esame Rx mammografico o come esame principale nelle donne giovani al di sotto dei 35 anni. Infine abbiamo l’ulteriore possibilità diagnostica rappresentata dalla RM (Risonanza Magnetica ad Alto Campo da 1,5T) che, sebbene venga considerata una metodica di III livello, rappresenta un buon aiuto nello studio anche delle donne con protesi mammarie in cui l’esame rx mammografico non è ben tollerato.
Dr. Antonio Ciulla
Medico Chirurgo
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