nellattesa.it Settimanale d'informazione socio-sanitaria dell'A.N.I.O.
Articoli Correlati
L’ultimo decreto sulla scuola, definito “Buona Scuola”, presenta non poche criticità, dovute anche ad alcune incertezze nel testo che possono dare motivo di confusioni. Nonostante alcuni limiti, sono riportate alcune novità che possono rivelarsi fondamentali per uno sviluppo delle scuole superiori. Una di questa prevede l’apertura delle stesse scuole alla realtà socio-economica del Paese, per offrire, finora, ai soli studenti del terzo anno, la possibilità di svolgere un’attività o esperienza lavorativa nel quadro dell’alternanza scuola-lavoro prevista dallo stesso decreto. Le associazioni che sono state riconosciute da decreto come parte integrante di questo piano, hanno, così, la possibilità di sviluppare un rapporto dai molteplici risvolti per entrambe le parti.
Gli studenti hanno così modo di sviluppare competenze di cui i loro predecessori erano privi, ma più di tutto possono affrontare una realtà diversa dal loro consueto.
Le associazioni, invece, avranno forze fresche, piene di idee, d’iniziative innovative. È vero che collaborare con un’associazione nel loro caso non porterà denaro, ma gli studenti hanno la possibilità di sviluppare qualcosa di più importante, la loro umanità. Vivere il volontariato seppur in questo caso sia imposto da un decreto, sbracciandosi per aiutare il prossimo, è sempre appagante proprio perché si affina la propria umanità. Non mancheranno i problemi, poiché, al momento attuale, è un esperimento su vasta scala per entrambe le parti, ma le associazioni che accoglieranno questi volontari hanno l’occasione di far conoscere il loro lavoro, la loro opera e i problemi che la nostra società ha al suo interno.
Fare il volontario vero, gratis e per lungo tempo, è duro, ma ciò lo aiuta a non perdere se stesso. Se quest’esperimento avrà successo, le associazioni avranno nuovi sostenitori, mentre i ragazzi potranno guardarsi intorno, crescendo in un ambiente in costante mutamento.
Francesco Sanfilippo
