Il diabete è una patologia sociale: oggi è diabetico il 5,4% degli italiani (5,3% delle donne e 5,6% degli uomini), per un totale di oltre 3 milioni di persone, in aumento rispetto a precedenti indagini epidemiologiche.
La prevalenza del diabete aumenta con l’età fino ad arrivare al 20% circa nelle persone con età uguale o superiore ai 75 anni (Fonte dati: Relazione del Ministero per la Salute al Parlamento in ottemperanza alla legge 115/87, “Stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni in tema di diabete mellito”, giugno 2014).
Sono molteplici le alterazioni di funzione di organo correlate al diabete; tra esse le alterazioni della funzione sessuale (prevalenti in particolare nell’uomo) e quelle della funzione riproduttiva (prevalenti nella donna).Questi argomenti sono stati al centro di un congresso a Mondello (PA).
Seppur prevalenti e associate ad elevata morbilità, le disfunzioni sessuali e riproduttive sono solo marginalmente prese oggi in carico dalla sanità pubblica nella popolazione diabetica.
E’ proprio per questo motivo che il 7 novembre si sono riuniti presso Mondello i migliori specialisti siciliani e italiani con lo scopo di creare un confronto tra tutti i principali attori coinvolti ed in particolare: Diabetologi, Endocrinologi, Urologi ed Andrologi, Ginecologi, Medici di Medicina Generale, Medici e Biologi della Medicina della Riproduzione Umana, Psicologi.
L’obiettivo è stato di identificare una gestione virtuosa di due funzioni fondamentali, quella sessuale e quella riproduttiva, che sono ad elevato rischio nella popolazione diabetica.
La dottoressa Gioia ha introdotto la problematica generale del diabete alla luce degli ultimi percorsi diagnostici, cui è seguito il dottor Fleres con una relazione sull’assistenza e la prevenzione delle complicanze nella persona con diabete.
Il suo intervento ha messo a fuoco le sfide dei prossimi venti anni in questo settore.Per entrare nel vivo della discussione sugli aspetti terapeutici, si è avuto l’intervento del dottor Provenzano dal titolo “Dalla Metformina agli increatino-mimetici passando per gli infusori: le nuove frontiere terapeutiche”.
La I° sessione è stata chiusa, infine, dal dottore Figliola nel suo ruolo di ponte tra i Medici di Medicina Generale (MMG) e gli specialisti.
Il ruolo dei MMGè da qualche tempo sottoposto ad una profonda revisione del modello assistenziale territoriale con lo scopo di promuovere l’erogazione dell’assistenza primaria integrandola con modalità multi-professionali.
In tal modo i medici di assistenza primaria, pur mantenendo il fondamentale rapporto fiduciario con i propri assistiti, dovranno essere inseriti, così come indicato dalla L.189/2012, in un modello organizzativo definito dalle Regioni.
Questo modellopermette la condivisione delle competenze, una gestione più efficace e più efficiente delle patologie croniche ed un generale miglioramento delle capacità di presa in carico dei pazienti.
L’approccio integrato, così come rivisto, oltre che il ruolo fondamentale di ricezione primaria delle problematiche dei pazienti, permette l’identificazione delle questionisanitarie di cui si è parlato nel Convegno.
Il loro coinvolgimento in questo corso di aggiornamento è stato certamente essenziale per realizzare quanto esposto.La seconda sessione è stata dedicata alle problematiche del paziente diabetico correlate all’infertilità.
Il dottoreGiammusso ed il professore Gattuccio hanno abbracciato le problematiche della infertilità maschile, mentre il dottore Palermo e la professoressa Imbergamo si sono occupate di quelle femminili.La terza sessione ha valutato gli aspetti della salute sessuale nella quale la problematica diabetica gioca un ruolo importante nel determinismo di disturbi.
Questi ultimisono stati valutati sia sul maschio, con gli interventi dei dottori Citarrella e Sidoti, che sulla femmina con il dottore Maiorana.
Da anni informiamo MMG e pazienti che il danno dell’endotelio (la parete delle arterie), che sta alla base delle problematiche di disfunzione erettile, è la punta dell’iceberg di possibili problematiche vascolari di altri organi e che pertanto rappresentano un “segno sentinella” di eventi vascolari maggiori.
La popolazione con diabete è al “alto rischio” per tali eventi e l’attenzione da porre nell’individuazione di segni iniziali di sofferenza vascolare ne permette identificazione, diagnosi e terapia precoce.
Non bisogna trascurare ancora che le problematiche sessuali talvolta hanno una causa organica che si intreccia con aspetti psicologici che vanno interpretati e risolti: questo aspetto sarà curato dalla dottoressa Lo Nigro.
La conclusione del dottore Italiano ha permesso di comprendere che parlare delle problematiche sessuali, correlate al diabete, ma anche ad altre malattie o a problematiche psicologiche, è sempre necessario in quanto queste sono risolvili in una altissima percentuale di casi come si vedrà.
Il confronto finale tra i pazienti “reali”, attraverso la voce delle Onlus di categoria, e gli specialisti è stato il momento topico della giornata, integrando gli aggiornamenti proposti con quanto praticabile e perfezionabile a vantaggio dei pazienti.
Questo spazio, cui si invitano sin da ora quanti interessati e che è iniziato alle 16 del 7 novembre a Mondello,ha avuto lo scopo sia di recepire bisogni attualmente non soddisfatti, sia di enfatizzare che il principio generale di diritto alla salute sancito dalla Costituzione comprende anche la salute sessuale e riproduttiva.
Dott. Emilio Italiano
Urologo-Andrologo-FECSM