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Ormai da alcuni anni è evidente che una sana alimentazione ed un corretto stile di vita sono alla base di una migliore efficienza fisica che si correla ad una maggiore prevenzione delle così dette malattie “cronico degenerative” come il diabete, l’ipertensione ed anche l’obesità con tutto ciò che da essa deriva. Tutto questo ha portato anche al florido mercato della “Diet Industry” che negli USA fattura milioni di dollari annui e che in Italia, negli ultimi tempi, ha avuto una forte impennata. Anche le diete “fai da te” sono aumentate, specialmente nelle Palestre, dove spesso gli istruttori si improvvisano medici, nutrizionisti, fisioterapisti, ecc. Ne parliamo con il Dott. Stefano Lucchese, dietista presso l’ambulatorio di dietetica e nutrizione della Polisportiva Palermo e con il Prof. Pietro Di Fiore, responsabile del Centro Prevenzione e Cura dell’Obesità dell’ASP di Palermo, medico dello sport e specialista in Scienza dell’Alimentazione.
Dott. Lucchese è vero che spesso molte diete sono suggerite da istruttori non sempre adeguatamente preparati?
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Si spieghi meglio.
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Ci può fare qualche esempio?
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Qual è il consiglio che lei si sente di dare a chi si avvicina all’esercizio fisico in Palestra?
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Dal punto di vista alimentare, che cosa consiglia?
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Chi invece sceglie, potendolo fare, un programma più intenso o decide di praticare uno sport, anche se in maniera non agonistica?
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Quindi, Dott. Lucchese, lei consiglia sempre un controllo medico e una valutazione nutrizionale?
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Dott. Di Fiore, a gennaio di quest’anno proprio una Legge dell’Assessorato regionale per il Turismo lo Sport e lo Spettacolo, pubblicata nella Gazzetta regionale, pone dei paletti e cerca di riordinare il mondo delle Palestre e degli impianti sportivi privati. Questa misura era necessaria?
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Pensa quindi che quanto prima affermato dal Dott. Lucchese possa avere un risvolto migliorativo?
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L’ASP di Palermo è impegnata in progetti di prevenzione a largo spettro, anche dal punto di vista alimentare?
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Francesco Sanfilippo
