Sentiamo parlare sempre più spesso di food e di food blogger. Dall’inglese food, cioè “ cibo” e blog “ diario”, nasce in America nel 1997 il primo blog dedicato alla cucina. Si chiama Chow ed era, inizialmente, una bacheca, dove scambiarsi opinioni sui posti, dove andare a mangiare. Oggi “Chow” si è sviluppato fino a diventare una vera realtà imprenditoriale con 22 dipendenti. In Italia, invece, occorre aspettare il 2005 quando “cavoletto di Bruxelles” mette on line il suo quadernetto di ricette fatte in casa e inizia ad essere seguito da milioni di persone. Oggi, i blog che trattano di cucina si sono moltiplicati a dismisura, diventando più numerosi di una colonia di formiche. Nel Bel Paese sono stati individuati 2.300 food blogger, ma si tratta di un numero destinato a crescere, visto il successo che sta conoscendo questo fenomeno grazie ad internet. Chi ha abilità in cucina, condivide il suo sapere e la sua esperienza sul web. Tuttavia, cosa significa essere una food blogger? Una food blogger è colei la quale ha una passione smodata per la cucina, ama sperimentare nuove ricette e vedere la soddisfazione negli occhi dei propri commensali. La vera food blogger ha ogni genere di utensile per preparare cibi deliziosi ed esteticamente perfetti, disponendo di una cucina fornita di ogni tipo di spezia. Ha una cultura immensa per quello che riguarda ogni altro genere di stoviglia colorata come tovagliette, bicchieri, piatti. Sì, perché la food blogger, non è solo una cuoca sopraffina, una ricercatrice accurata e una profonda conoscitrice del lievito madre, cioccolato plastico, pasta di zucchero, agar agar, glucosio, daikon, ma è anche e soprattutto una fotografa provetta. Infatti, il cibo non deve solo essere preparato, ma deve essere allestito accuratamente con piatti, sottopiatti, tovaglie, tovaglioli, ciotoline colorate e bicchieri in vetro fumè, per essere fotografato e mostrato al mondo intero con tutto il suo splendore. Certo questo va a scapito dei poveri commensali che devono aspettare il tempo dello scatto, ma la nostra food blogger avrà studiato i tempi in modo che il pranzo preparato non arrivi troppo freddo a tavola. Ecco, questo in teoria e sulle riviste patinate! Nella realtà, la nostra food blogger si deve ingegnare ogni volta per creare qualcosa che sia esteticamente appetibile e dal gusto ottimo. Perciò, capita che qualcosa riesca bello ma insipido, o buonissimo ma impresentabile. Oppure capita che una torta sia venuta buonissima ed esteticamente perfetta, ma che passino figli e marito dalla cucina, i quali, tagliandone un pezzo, riempiranno la loro bocca, borbottando “ è buoniffima”. Così, si lascia la nostra povera food blogger esterrefatta (e anche un po’ soddisfatta) e alla ricerca di un espediente che permetta di fotografare la torta sbocconcellata. Per diventare una brava food blogger è necessario aprire un proprio diario virtuale, in cui inserire delle ricette originali oppure recensire quelle assaporate in ristoranti e osterie. Inoltre, deve poter offrire buoni suggerimenti per fare la spesa o per cucinare. È necessario, oltre a tutto, possedere delle buone conoscenze nel settore informatico e dei SEO. In secondo luogo, occorre dotarsi di una buona macchina fotografica e conoscenza dell’arte fotografica, per ottenere abilmente foto ed immagini preferibilmente ad alta risoluzione. Così, si presenta il piatto in modo accattivante, così da far venire l’acquolina in bocca a chi sta cercando sul web una specialità da preparare in cucina. Se non possiede tutti gli articoli di arredamento richiesti, si arrangerà a far girare le poche cose che ha, in modo che siano sempre nuove, ricorrendo molte volte a un bel close up (primo piano). In questo modo, si rende tutto il resto dell’arredamento un po’ sfocato e non distinguibile, con tratti di colore che rendono la foto allegra e interessante. Per ultimo ma non meno importante, è il rapportare tutto questo in ogni articolo del suo blog, scritto con dovizia di particolari, ammaliando il lettore e spingendolo ad andare subito in cucina per riprodurre subito la ricetta. È ovvio che il racconto di cui sopra è il frutto della mia personale esperienza, raccontata in modo goliardico e autoironico. Però, essere food blogger ha anche i suoi vantaggi, perché attraverso i commenti e le condivisioni sui social network si ha la possibilità di conoscere tante altre colleghe e colleghi sparsi per il mondo. Si hanno, così, tante belle opportunità di creare amicizie che da virtuali diventano reali (cito, ad esempio, l’amicizia con Sabrina del blog “il Ricettario di Sabrina” o la partecipazione ad un bellissimo gruppo coeso nel cucinare buon cibo, nella condivisione e nell’amicizia come “le bloggalline”).
Cinzia Carcia