Che cosa prevedono i Lea (Livelli essenziali di Assistenza) attuali? Come si sta muovendo la Regione Sicilia di fronte alle nuove sfide che adesso si pongono innanzi alla nostra sanità?
Ne parliamo con l’attuale Assessore alla Sanità siciliana, Lucia Borsellino.
Quali rischi corrono i Lea?
<<I Lea rischiano il disimpegno
progressivo del fondo sanitario, per cui mettere mano a tutte le norme strutturali è un percorso continuo che non può conoscere battute d’arresto. Per questo, abbiamo riorientato il sistema verso una migliore concezione dell’offerta ospedaliera, nonostante la programmazione pluriennale fosse in atto.
Lo abbiamo fatto, potenziando tutte le risorse su cui il sistema può contare e abbiamo cercato di dare una connotazione specifica ai territori valorizzando quei contesti dove esistono difficili condizioni d’accesso alle cure.
Siamo in una regione nella quale anche il tema delle infrastrutture nel settore sanitario è stato aiutato dalla sussidiarietà, e questo principio è stato conservato nel riordino della rete ospedaliera, cercando di mettere in rete tutti i nostri presidi>>.
Per gestire la spesa sanitaria, diminuendo i costi ma salvaguardando le buone condizioni di salute del paziente, si punta alla medicina preventiva. Qual è lo stato dell’arte in questo momento?
<<In questi anni, la Sicilia sta investendo parecchio in prevenzione, come l’avvio di una campagna di sensibilizzazione promossa con i fondi europei che vuole diffondere stili di vita corretti che sono alla base fin dalla tenera età per impedire che la persona sana di oggi non sia l’ammalato di domani.
Naturalmente, questi vanno visti in un’ottica più ampia di interventi che vedono anche nella prevenzione primaria come l’estensione degli screening oncologici per una larga fetta della popolazione target, un modo per ridurre l’incidenza delle malattie e per migliorare la qualità di vita e di salute dei cittadini>>.
Francesco Sanfilippo