I detenuti italiani non hanno molte possibilità di poter essere utili alla società, in particolare ai propri familiari che, invece, costituiscono uno dei loro pochi supporti. Tuttavia, un disegno di legge di cui si sta discutendo in Senato in questi giorni potrebbe cambiare qualcosa nella vita di entrambi. Infatti, i detenuti potrebbero presto fruire di uno speciale permesso per visitare il figlio o il coniuge disabile grave. Tale provvedimento sarebbe riconosciuto ai sensi della vigente normativa in materia (art. 3, comma 3, della L. n. 104/1992). La norma in discussione vuole integrare la legislazione vigente che risale al 1975 che consente alla madre o al padre in stato di detenzione di uscire dal carcere per visitare il figlio minore che versa in pericolo di vita o, comunque, in gravi condizioni di salute. Ciò poteva avvenire grazie ad uno speciale permesso concesso dal magistrato di sorveglianza o, in caso di assoluta urgenza, dal direttore dell’istituto di pena. Ora, se la norma sarà approvata, il ddl permetterà alla madre detenuta o, in sua assenza o impossibilità, al padre del figlio disabile grave, di allontanarsi dal carcere con un permesso rilasciato dal giudice. In questo modo, il detenuto o la detenuta potranno assistere il figlio durante una visita specialistica relativa a gravi condizioni di salute. In realtà, il provvedimento non è un’assoluta novità poiché la richiamata normativa prevede già a beneficio del bambino di età inferiore a dieci anni.
Francesco Sanfilippo