cavo orale

Prevenzione, per guadagnare salute è necessario iniziare dalle scuole.

Le principali malattie del cavo orale riconoscono gli stessi fattori di rischio (abuso di alcol, consumo di tabacco, alimentazione scorretta, scarsa igiene orale) delle malattie croniche non trasmissibili. Pertanto, molte delle misure di prevenzione nel campo della “oral health” (salute orale), si possono considerare utili in termini di promozione della salute globale dell’individuo. La moderna alimentazione può danneggiare parecchio i nostri denti se non si provvede a tenerli puliti regolarmente. Le bevande analcoliche, infatti, contengono un’alta concentrazione di zuccheri che non vanno sottovalutate. Non solo, ma una dieta povera di frutta e verdura può portare a carenze vitaminiche che può facilitare l’insorgenza di patologia gengivale. Perciò, curare i denti previene guai peggiori per la nostra salute.
Nell’Attesa ha sposato la campagna di prevenzione nelle scuole promossa dal Ministero della Salute, per interagire con la società di domani, informando i giovani e rendendoli partecipi e consapevoli di quanto possano essere attori principali della loro salute.
La prevenzione ha due facce, quella verso i giovani per renderli consapevoli e quella verso la fascia ad alto rischio, per intercettare in tempo patologie croniche o gravi e poter essere messi nei giusti percorsi diagnostici e terapeutici.
La prima fascia è quella della società di domani, che può fare la differenza se ha coscienza di quanto può essere evitato. Il nostro giornale si posiziona tra le prime testate in Italia nell’informazione socio-sanitaria, dedicando importanti spazi comunicativi e formativi per la società.
Oltre ad essere gratuito, i contenuti sono alla portata di tutti.
Ma i giovani? I giovani, oggi, sono presi da tanto qualunquismo e le informazioni più importanti le ricevono a scuola, poi le apprendono dai social network, grazie alle modalità di comunicazione free alla loro portata, ed anche in questo il nostro giornale può essere definito un informazione 2.0. Il cartaceo è geo localizzato, ma il web ha una prepotenza comunicativa che lo legittima tra i più letti e ritondati nei social.
Lo scorso anno, abbiamo portato in cassa delle vittorie che ci inorgogliscono, siamo stati pionieri nella comunicazione e attori nel perseguire l’obiettivo comunicativo su delle campagne che portano il nostro brand.
Nella città di Palermo e nelle province dove vi è una significativa distribuzione del cartaceo, abbiamo istruito il cittadino all’utilizzo dello zucchero di canna, perché gli abbiamo spiegato quanto è tossico quello bianco e raffinato.
Non lo si chiede più nei bar quello di canna, perché lo troviamo sul bancone, ed in alcuni casi addirittura in via esclusiva. Molti pensano che sia stato un caso o una moda che ritornava quella del pane a lievitazione naturale, ma anche questa è frutto di una campagna lanciata da noi nel denunciare la tossicità delle farine raffinate, unite ai lieviti e ai miglioratori, spiegando l’eccezionale qualità dei grani antichi, in particolare di quello siciliano.
Oggi in una panetteria a distanza di un anno, il cittadino trova una svariata qualità di pane con farine di altissima qualità (Tumminia, Saraceno, Kammut ecc. ecc), oltre alla forte presenza della lievitazione naturale.
Riguardo la pasta, si è verificato il caso di alcune aziende produttrici che ci hanno fatto mangiare grani importati con nessuna garanzia, oltre allo scarso valore nutrizionale e l’altissimo livello proteico, tossico per chi è intollerante e incentivo negativo per chi soffre o è predisposto alla celiachia.
Il forte lavoro di comunicazione si è visto nella carta stampata e nel web e il nostro modo di comunicare ha, di sicuro, fatto la differenza, essendo in nostro giornale un free press.
E i giovani? Da oggi la nostra attenzione mira a loro, cui vogliamo fare arrivare la nostra informazione per mezzo delle scuole, portando il nostro giornale alla loro attenzione, informandoli di quanta salute possono guadagnare se sono previdenti. Il primo focus che parte con questo numero, aderisce alla campagna di prevenzione nelle scuole.
Pertanto, è necessario favorire la diffusione di messaggi informativi/educativi, relativi a corretti comportamenti.
Ciò è doveroso anche in relazione ad abitudini, a stili di vita non salutari e a problematiche, quali l’abuso di alcool, il fumo, i disturbi del comportamento alimentare, la pratica del piercing e l’abuso di bevande dolcificate.
Tali comportamenti, non a caso, s’instaurano, spesso, in età adolescenziale e solitamente non sono percepiti come rischiosi per la salute in generale e, in particolare, per quella orale.
Dott. Girolamo Calsabianca
Segretario ANIO Onlus

di Dott. Girolamo Calsabianca

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