Dieta mediterranea è la più gettonata dai nutrizionisti, ma come dice il proverbio, il ciabattino va sempre con le scarpe bucate. Frutta e verdura dovrebbero sempre regnare nella tavola dell’italiano, ma i dati non dicono questo, predichiamo bene e razzoliamo male. I risultati emersi da un sondaggio condotto nell’ambito dell’iniziativa ‘Curare la salute’ (campagna di sensibilizzazione sulle corrette abitudini alimentari, realizzata con il patrocinio della Simg, Società italiana di medicina generale e delle cure primarie), ci dicono che in Italia i consumi di frutta e verdura sono veramente bassi.
Un italiano su cinque mangia la quantità di frutta e verdura raccomandata dall’Oms, mentre il 44% si limita a una o due porzioni giornaliere a fronte delle cinque consigliate, il 45% ammette di essere sedentario e il 21% è molto al di sotto o al di sopra del proprio peso forma. In base al test, la maggior parte degli italiani, pur avendo una buona conoscenza delle regole della sana alimentazione, fatica a metterle in pratica.
L’80% infatti risulta essere consapevole delle norme base per una sana alimentazione e la cura di sé, ma uno su cinque ammette di essere molto sopra o al di sotto del proprio peso e solo uno su tre è in perfetto peso forma.
Solo il 20% dichiara di mangiare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Riflettendo su quanto emerso dal sondaggio è difficile non dimenticare il caro vita.
Il reddito dell’italiano medio è pari a 1200 euro al mese, se questo è anche un mono reddito, paga anche la rata di un mutuo ed ha pure un figlio, la dieta la deve fare è quella del portafoglio. Poi abbiamo l’italiano delle 3 “P” (Pane, Pasta e Patate), ovvero il pensionato da 450 euro al mese, una soluzione è difficile da suggerire quando la coperta è quella, … se copri il capo scopri i piedi e viceversa.
Dott. Girolamo Calsabianca
Segretario Nazionale ANIO
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