Notevole è la prevalenza delle lesioni da decubito nel mondo degli anziani immobilizzati a letto sia in regime di ricovero sia domiciliare. Tale prevalenza, che è in incremento, è, specie negli over 80 in certe aree demografiche del mondo, mediamente superiore anche al 30%. Lo sviluppo di una nuova lesione da decubito, infatti, specie se profonda, peggiora, ove presenti le lesioni preesistenti. In questo modo, si genera nel paziente una grave invalidità ed una pessima qualità di vita, con costi notevoli per i sistemi sanitari pubblici e per le finanze dei privati. La comparsa di un decubito avviene quando la pressione esercitata sulle protuberanze ossee supera i 32 mmHg (pressione di chiusura dei capillari). In questo modo, si determina un’occlusione del vaso che, se prolungata nel tempo, è causa di ischemia tissutale conseguente alla trombosi vasale. Tali forze pressorie cosiddette di “taglio”, determinando un’angolazione vasale, favoriscono l’occlusione vascolare. Così, si creano le lesioni da decubito, specie in anziani con scarso adipe sottocutaneo, assottigliamento e disidratazione cutanea, riduzione delle risposte immunitarie. Inoltre, a quanto detto, sono da aggiungere altri fattori di rischio quali compromissioni neurologiche o psichiche, uso di sedativi, assunzione di posizioni viziate, ridotta mobilità attiva, ed infine malnutrizione incidente anche nei processi riparativi. Nelle classificazioni di valutazione di rischio e nella pratica clinica, si evidenzia, inoltre, come la macerazione dei tessuti o la permanenza di liquidi sulle superfici sottoposte a pressione sia fra i maggiori fattori di rischio. Ciò detto, oggi esistono e sono oggetto di studio nella prevenzione delle piaghe sovramaterassi anti-decubito di nuova concezione in tessuto tridimensionale in grado di assicurare un’elevata traspirabilità cutanea. Tali sovramaterassi sono una struttura tridimensionale macroporosa di circa 10 mm di spessore, interamente in poliestere. Consistono di due strati paralleli tessuti in senso piano e congiunti tra loro da uno strato trasversale di ponticelli sospensori. Il tutto è altamente elastico con completo ritorno alla forma originaria dopo decompressione. La principale azione di tale ausilio è basata sulla creazione di una camera d’aria non occludibile che permette una traspirazione cutanea costante ed una dispersione dei carichi che riduce i picchi pressori. Lo strato superiore è morbido ed in multifilamento con funzione di drenaggio di eventuali essudati. Così, attraverso i ponti trasversali, sono veicolati per capillarità e gravità allo strato inferiore, mantenendo la cute asciutta ed areata condizione essenziale per prevenire la macerazione. Tale sovramaterasso infine si aggancia con fascie elastiche a qualsiasi materasso ed è lavabile a 60°. Certamente quest’ausilio, come tanti altri in studio, non può considerarsi il rimedio di tutti i mali.
Tuttavia, può sicuramente classificarsi, confermato da studi statistici, mezzo efficace nel contenimento della macerazione dermo-epidermica cutanea nelle lesioni da pressione passiva.
Dott. Giardina Gaetano
Medico Chirurgo
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