Le feste natalizie costituiscono un momento di raccoglimento e di riunione, in particolare tra parenti lontani. Tuttavia, anche le spese alimentari fanno la parte del leone, provocando un aumento considerevole del proprio peso corporeo. Le spese per alimenti tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno si aggirano sui 4,1 miliardi di euro. Perciò, per quanto i consumi siano diminuiti nel corso dei mesi, durante il periodo natalizio si recupera. Una dieta post-feste può aiutare molto il recupero del proprio equilibrio, evitando dispendiose ed errati interventi alimentari come saltare i pasti. Gli ortaggi e la frutta, divengono strumenti di disintossicazione e di recupero di notevole importanza, poiché costituiscono quei cibi leggeri che sono indispensabili per salvaguardare la propria salute.
Dopo l’Epifania, arriva il bilancio definitivo delle feste natalizie 2014, che per effetto del maggior consumo di cibi calorici abbinato a bevande alcoliche e ad una immancabile riduzione dell’attività fisica ha portato inevitabilmente ad un aumento di peso. Il tour de force alimentare, durante il quale è stato assunto un numero impressionante di calorie, costringerà molti italiani a smaltire quanto consumato durante i giorni di festa. Si stima che il valore complessivo del budget speso tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno sia di circa 4,1 miliardi di euro, senza contare il boom finale dell’Epifania. Il sovrappeso del post-feste è dovuto principalmente ad un accumulo di grassi e acqua che può essere smaltito agilmente, senza esagerare nelle rinunce. Le diete troppo privative sono assolutamente da evitare, soprattutto dopo un periodo di eccessi “quotidiani” e alle famigerate “diete fai da te”. Per compensare la frustrazione, si è spesso tentati di scendere a decisioni drastiche senza considerare che il peso perso viene recuperato in poche settimane e con gli interessi. Non esiste una dieta comoda! In particolare, si ricorda che il “salto dei pasti” rischia di diventare uno shock per l’organismo, senza apportare alcun beneficio sostanziale. È preferibile, invece, una dieta “disintossicante”, a basso contenuto calorico, scandita da gesti semplici e piccole accortezze, che ristabilisca poco alla volta il miglior rapporto con le calorie assunte garantendo risultati più efficaci e durevoli. Ad aggravare la situazione sono state anche le lunghe soste a tavola con amici e parenti, che hanno contributo a ridurre il movimento fisico e favorito l’accumulo di peso. Dopo l’abbuffata per le festività, spesso accompagnata da una maggiore sedentarietà, l’anno nuovo inizia per molti italiani con l’obiettivo primario di seguire una dieta e rimettersi in forma. Ciò avviene anche in vista della tanto temuta “prova costume” che in Sicilia arriverà prima che nel resto del Paese. Come dobbiamo affrontare quindi questa fase di transizione fino all’estate? Il segreto di una dieta efficace sta nel prediligere, come abbiamo detto, cibi leggeri. Occorre consumare cinque porzioni di frutta e verdura e bere molta acqua, almeno due litri al giorno, evitando drastici digiuni e i già ricordati, dannosissimi, salti del pasto. A seguire suggerisco una sintetica lista di alimenti, le cui proprietà terapeutiche e nutrizionali sono utili per disintossicare l’organismo e per accompagnare il rientro alla normalità dopo gli stress dei viaggi e dei banchetti natalizi. In questa stagione, tra la frutta da non dimenticare ci sono arance, mele, pere e kiwi, mentre per quanto riguarda le verdure sono particolarmente indicati spinaci, cicoria, radicchio, zucche e zucchine, insalata, finocchi e carote. Tutte le insalate e le verdure vanno condite con olio d’oliva extravergine, ricco di tocoferolo, un antiossidante che combatte l’invecchiamento dell’organismo e favorisce l’eliminazione delle scorie metaboliche, e abbondante succo di limone che purifica l’organismo dalle tossine. Le arance sono una notevole fonte di vitamina C, che migliora il sistema immunitario e aiuta a fronteggiare l’influenza, favorisce la circolazione, ossigena i tessuti e combatte i radicali liberi. Le mele, per il loro modesto apporto calorico sono utilissime per regolare il senso di fame. Ancora, le pere che hanno anche loro un buon potere saziante, contengono zuccheri semplici (come il fruttosio), fibra, molta acqua e poche calorie, sono adatte per chi soffre di intestino pigro. Infine i kiwi, ricchi di vitamina C, fosforo e potassio, sono particolarmente indicati per migliorare il funzionamento dell’intestino. I suoi semini neri, infatti, ne stimolano le contrazioni intestinali.
Tutta la verdura a foglie verde scuro, come spinaci e cicoria, contiene acido folico e il gruppo di vitamine B, essenziali nella formazione dei globuli rossi e per l’azione sul midollo osseo. L’insalata conferisce volume e potere saziante con un apporto calorico estremamente limitato, assicurando anche un certo contributo di vitamine, calcio, fosforo e potassio. Le carote sono ricche di vitamina A, indispensabile per la salute degli occhi e della pelle, mentre i finocchi risultano ottimi per combattere la nausea, la digestione difficile e la stitichezza. Nella dieta non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli e lenticchie) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre, un valido aiuto per smaltire i sovraccarichi alimentari e migliorare le funzionalità intestinali. Rifornendo l’organismo di una notevole quantità di carboidrati a lento assorbimento, i legumi rappresentano una fonte di energia ideale a combattere il freddo invernale. In sintesi, quindi, occorre riportare il nostro stile di vita “alla normalità”, fare una corretta colazione con latte, oppure yogurt e cereali, bere molta acqua e uno spuntino a metà mattina e nel pomeriggio a base di brutta di stagione.
Inoltre, è necessario mangiare a pranzo pasta o riso con condimenti semplici e accompagnare il tutto con un’abbondante porzione di verdure o ortaggi.
È preferibile una cena leggera a base di proteine, meglio se provenienti da carni bianche, pane, possibilmente integrale e ancora verdure e frutta.
I cibi insaccati o in scatola vanno evitati per il loro contenuto di sale e prodotti conservanti il cui accumulo nell’organismo, alla fine, provoca innumerevoli problemi di salute a cominciare dalla temutissima, dalle signore, la cellulite!
Dr. Pietro Di Fiore
Specialista in Scienza dell’Alimentazione e Medicina dello Sport
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