FUMO

Nuova stagione venatoria a caccia del fumatore

Il ministro della salute ha detto BASTA, quindi pugno di ferro per gli amanti della bionda.
“Niente sigarette in spiaggia, nei parchi, negli stadi, nelle auto con bambini e nei film e serie TV” ha dichiarato il ministro. Ha anche previsto l’aumento delle tasse, dei prezzi delle sigarette e del tabacco “fai da te”. Sembra passato un secolo dal liberalismo alla legge Sirchia che bandì da tutti i locali pubblici la libertà di fumare. Però, sono solo dieci anni, che il governo da una parte tiene il pugno di ferro e dall’altro di ferro è la maschera, visto che i prodotti a base di tabacco sono di proprietà di Stato che ne detiene il monopolio. Questo è un dilemma che non verrà mai spiegato.
È difficile capire l’incongruenza delle leggi per farsene una ragione.
Il fumo fa male, è vero, ma l’etica dei governi è strana se da una parte proclama editti restrittivi verso le sigarette, dall’altra ne sono proprietari. La ludopatia è patologica, è vero, ma lo stato ne trae profitto. Una delle cose che rimane difficile da comprendere è perché la pubblicità delle sigarette è vietata e quella del gioco d’azzardo no. Giustamente nei distributori automatici delle sigarette è necessario inserire il codice fiscale perché giustamente i pacchetti sono vietati ai minori.
Tuttavia, perché non lo si mette anche nelle macchinette per gioco d’azzardo??
Un’altra grossa perplessità che l’italiano si pone, è quella del riconoscimento della ludopatia come patologia invalidante, tanto da agevolare con esonero della partecipazione del pagamento del ticket a chi ha soldi da buttare e lo fa nelle slot machine. Però, lo stesso metro non è usato per chi soffre da asma da fumo passivo e per chi si ammala per essere stato un fumatore, eppure in entrambe i casi lo stato ne ha il monopolio. Nelle ultime note del Ministero della Salute viene annunciato inoltre, il recepimento in tempi brevi della Direttiva Europea 2014/40/UE, approvata lo scorso aprile.
Ciò comporterà, l’introduzione di immagini dissuasive sul 65% della superficie dei pacchetti di sigarette, il divieto di utilizzo degli aromi caratterizzanti e dell’uso di alcuni additivi attrattivi, l’attivazione di misure più efficaci per identificare e tracciare i prodotti del tabacco e combattere il traffico illecito”.
Vita dura per i fumatori, con divieti ad oltranza, in compenso ci si potrà fare una puntata in qualche slot machine, con cautela perché può creare dipendenza.
Dott. Girolamo Calsabianca
Segretario Nazionale Anio Onlus

di Dott. Girolamo Calsabianca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *