La Commissione europea ha aggiornato al 2014 il suo report ‘Industrial R&D Investment Scoreboard’ che misura gli investimenti in Ricerca scientifica realizzati in tutto il mondo da tutte le principali aziende globali. Nella classifica internazionale, emerge che, tra le prime 15 aziende al mondo per investimenti, 6 sono farmaceutiche, il gruppo più numeroso tra le ‘top 15’. Le imprese a capitale italiano, contrariamente allo stato di salute della nostra industria, sono due e godono di ottima salute, riportando risultati di notevole importanza. In particolare, il gruppo Chiesi figura tra i primi 5 gruppi industriali (dopo Fiat, Finmeccanica, Telecom Italia e Pirelli), precedendo Eni, mentre la Recordati tra i primi 10. Il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, ha dichiarato: “Le imprese del farmaco, con i loro investimenti sempre più nel biotech, si confermano complessivamente al primo posto, con poco meno di 100 miliardi investiti nel mondo ogni anno. Prima dell’It e dei mezzi di trasporto che ne investono circa 85. La farmaceutica è il terzo settore in valore per gli investimenti in Ricerca, dopo Mezzi di trasporto e Meccanica, che però hanno un fatturato complessivo molto più elevato. Inoltre, tra i settori dell’industria, la farmaceutica evidenzia una previsione di crescita 2014 del 7,7% rispetto alla media manifatturiera del 2,2%”. Non a caso, l’Istat ha pubblicato un’indagine, denominata “Innovazione nelle imprese” che mostra due importanti risultati. Il primo vede la farmaceutica tra i settori industriali con maggiore presenza di imprese che svolgono attività innovativa, il 90% del totale, seconda solo all’informatica. Il secondo è che l’industria farmaceutica resta il primo settore per spesa per attività innovativa per addetto, con un valore 3 volte superiore alla media dell’economia. I risultati ottenuti dimostrano che, nonostante le difficoltà della nostra economia, parte della nostra industria può ancora dire la sua nel contesto dell’economia globalizzata. L’espansione maggiore sia nel settore biotecnologico, dove i farmaci promettenti continuano a presentarsi, aprendo nuovi scenari di cure efficaci contro patologie prima scarsamente curabili. Il presidente di Farmindustria ha concluso, sostenendo: “Sono dati che parlano da soli e che confermano l’eccellenza del settore nel nostro Paese non solo per produzione industriale, ma anche per ricerca. Rinnoviamo quindi l’appello a valorizzare questo comparto”.
Francesco Sanfilippo
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