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Riabilitazione vestibolare, un’utile terapia a vantaggio dei pazienti

La riabilitazione vestibolare è una terapia finalizzata alla cura dei disturbi dell’equilibrio. Gli esercizi di riabilitazione vestibolare esistono da diversi anni, ma negli ultimi decenni questa terapia è stata sistematizzata con protocolli basati su presupposti anatomo-fisiologici e sull’analisi statistica dei risultati. La riabilitazione vestibolare è indicata, generalmente, in seguito ad un danno del sistema vestibolare, quando il paziente non raggiunge una condizione di compenso spontaneo. Le indicazioni si sono ampliante negli anni. Può essere utilizzata nei disturbi dell’equilibrio in pazienti neurologici come trattamento riabilitativo, insieme ad altri protocolli, in seguito ad un danno acuto del sistema vestibolare. Ciò favorisce e accelera il compenso centrale spontaneo, in particolare in caso di alcune patologie quali la Sclerosi Multipla, il morbo di Parkinson e le patologie cerebellari. I disturbi dell’equilibrio, come le vertigini croniche, sono una patologia abbastanza diffusa, soprattutto in relazione all’allungamento della vita media. Nei pazienti anziani si assiste ad un processo di invecchiamento del sistema vestibolare e della funzione dell’equilibrio. Tale quadro definito “presbiastasia”, è riscontrabile anche in assenza di una patologia del sistema vestibolare e può aumentare il rischio di caduta nei pazienti anziani. In questi casi la riabilitazione vestibolare consente di stimolare il sistema dell’equilibrio prevenendo e rallentando gli effetti dell’invecchiamento. Quando gli organi di senso, vista ed udito iniziano ad invecchiare, si ricorre all’aiuto di protesi artificiali, di occhiali (protesi visive) e di protesi acustiche per supportare il deficit sensoriale. In condizioni di presbiastasia non possiamo aiutarci con ausili protesici, ma con attività che stimolano il sistema dell’equilibrio. Le tecniche di riabilitazione vestibolare utilizzano strategie “adattative, sostitutive e di abitudine”. L’adattamento vestibolare ha lo scopo di recuperare una funzione parzialmente compromessa, questi esercizi sono indicati quando il sistema vestibolare funziona parzialmente o nei danni monolaterali. I meccanismi di sostituzione servono a sostituire la funzione vestibolare, utilizzando altri sistemi sensoriali, quali la vista e il sistema propriocettivo. I meccanismi di abitudine si attivano per controllare i sintomi, vertigini, nausea e vomito associati ad alcuni movimenti. In genere un protocollo terapeutico prevede l’utilizzo di tutte le tecniche. Gli esercizi riguardano il controllo dell’equilibrio statico, dinamico e il recupero della funzione vestibolo-ocuomotoria. La riabilitazione deve migliorare il modo in cui il paziente sta in piedi, il modo in cui deambula e la stabilizzazione dello sguardo durante i movimenti della testa. La riabilitazione vestibolare può prevedere protocolli domiciliari e protocolli supervisionati da un terapista. Esistono numerosi studi che dimostrano l’efficacia della riabilitazione vestibolare con successi maggiori quando si utilizzano protocolli supervisionati rispetto a quelli auto-gestiti a domicilio. Esistono tecniche strumentali e non strumentali. Le prime sono riservate a strutture attrezzate e necessitano della supervisione di terapisti, le seconde fruibili ed auto-gestite direttamente a domicilio dal paziente. Esercizi di riabilitazione vestibolare classici sono il point de mire, lettura dinamica, i movimenti saccadici per migliorare la stabilizzazione dello sguardo. Esercizi di deambulazione con movimenti della testa, su superfici instabili, scatola statica e dinamica sono alcuni esempi di esercizi per la funzione vestibolo-spinale. I macchinari invece prevedono l’utilizzo di software dedicati con feedback audio-visivi o sistemi di realtà virtuale. I candidati alla riabilitazione vestibolare sono tutti quei pazienti affetti da uno stato vertiginoso cronico da decompensazione o da compenso assente o parziale di labirintopatie periferiche mono o bilaterali. I protocolli di riabilitazione vestibolare sono utilizzati anche con gli esiti stabilizzati di patologie centrali quali la meningite, le vasculopatie, sclerosi multipla e il morbo di parkinson, con buoni successi anche se più modesti, rispetto alle risposte ottenute con le patologie vestibolari pure.
Questo tipo di terapia è generalmente gestita da specialisti ORL/Audiologi con competenze in ambito vestibolare affiancati da fisioterapisti o da tecnici di audiometria che hanno una preparazione specifica su queste tecniche riabilitative.
Dott.ssa Annalisa Meli
Specialista ORL
Fondazione Audiologica Varese Onlus

di Redazione

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