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Quella pericolosa luce blu…

Vi sarà certamente capitato di osservare una persona che in penombra chatta, gioca o manda messaggi davanti ad uno smartphone ed accorgervi che il suo volto viene illuminato da una strana luce bianco-blu. Questo tipo di luce è emessa artificialmente dai led contenuti negli schermi dei moderni cellulari, smartphone, tablet, computer e monitor a schermo piatto. Alcune persone riferiscono fastidio nel vedere quella luce, altre (la maggioranza) percepiscono stanchezza agli occhi e, a lungo andare, difficoltà a mantenere una normale messa a fuoco di quello che stanno vedendo. Purtroppo, questo grave effetto collaterale fa parte di una moderna tecnologia di emissione di luce artificiale (lampade a risparmio energetico e led) ancora non perfezionata e non a misura d’uomo. Numerosi studi scientifici ormai concordano che l’eccesso di tale luce danneggia la vista e non solo. La luce blu-violetto è tecnicamente un’onda corta che ha una frequenza maggiore rispetto agli altri colori. È vicina all’ultra-violetto, costituisce un pericolo per la salute dei nostri occhi ed il benessere generale, poiché causa sfocatura della visione, stimola maggiormente il nostro occhio, in particolare la retina. La sovraesposizione può causare serie patologie oculari, alcune irreversibili come la degenerazione maculare della retina che “uccide” a poco a poco il nostro occhio portandolo verso la cecità. Vi sono, inoltre, danni non solo a carico dell’occhio: l’eccessiva esposizione a questa luce riduce la produzione di importanti sostanze ed ormoni prodotti dal nostro corpo, come la melatonina, responsabile dell’equilibrio sonno/veglia e può causare disturbi dell’attenzione. Certamente, non possiamo rinunciare alla moderna tecnologia che ci circonda, ma possiamo usarla con ragionevolezza almeno fino a quando le grandi aziende produttrici utilizzeranno led ad alta tecnologia (e oggi ad alto costo) capaci di darci una luce più naturale. In particolare, convinciamo i nostri figli seguire delle regole come allontanare il viso dallo smartphone, usandolo in ambienti illuminati e per periodi non superiori a 30 minuti e facendo delle pause di almeno un quarto d’ora. Non usarli almeno un’ora prima di dormire. La stessa cosa vale per il computer e (un po’ meno) per televisori di ultima generazione. Per chi vuole limitare i danni ottici, esistono occhiali e lenti neutre o graduate progettate per ridurre tali problemi. Scegliete solo quelle di marche serie e non quelle dei carrettini, poco utili e a volte dannose. Infine, il motto Usare e Non Abusare vale anche questa volta.
Gabriele Viani
Medico-Radiologo

di Redazione

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