Il cattivo odore legato alla sudorazione (basta salire su un bus affollato e nella metropolitana durante le ore di punta), è causato in parte a fattori genetici, alimentari (i vegetariani emanano un odore meno sgradevole rispetto a coloro che assumono una alimentazione ricca di carne e di grassi), razziali e di igiene personale. L’odore del corpo è una caratteristica della razza umana ed animale e ha lo scopo di difendere dalle aggressioni dei predatori e fino al 1950 è stato considerato un vero taboo. Con l’uscita sul mercato di prodotti deodoranti finalizzati a combattere e a eliminare l’odore del sudore, specialmente di quello ascellare, supportati da un’enorme spinta pubblicitaria, l’uso di queste sostanze è entrato nella pratica di igiene quotidiana come quella di lavarsi i denti o altre parti del corpo. La differenza tra antitraspiranti e deodoranti è che i primi hanno lo scopo di ridurre la sudorazione, mentre i secondi mascherano temporaneamente il cattivo odore, con il profumo ed altri ingredienti. Per comprendere meglio la differenza, facciamo alcuni richiami di anatomia della regione ascellare, principalmente responsabile del caratteristico odore chiamato ascellare. Quest’ultimo deriva da quella regione anatomica, il cui termine medico è axilla o ascella, dove risiedono in elevata concentrazione due tipi di ghiandole sudoripare. Esse generalmente iniziano a funzionare con la pubertà, per questo motivo non producono odore prima di 11 o 12 anni. Le ghiandole eccrine hanno la funzione di raffreddare il corpo quando la temperatura è elevata, secernendo soltanto acqua e sale, e non sono responsabili dell’odore del nostro corpo. Le ghiandole apocrine sono invece quelle imputate per il cattivo odore. Esse secernono grassi e proteine unitamente al sudore, sulla superficie esterna della pelle, dove reagiscono con la flora batterica creando il caratteristico cattivo odore. I deodoranti non hanno alcun potere nell’impedire la sudorazione, ma hanno il compito temporaneo di contrastare il cattivo odore prodotto dai grassi e dalle proteine emesse dalle cellule che migrano sulla superficie cutanea, contrastando l’azione dei batteri che ivi risiedono. In assenza di batteri, le proteine ed i grassi secreti dalle ghiandole apocrine non possono produrre cattivo odore. Gli antitraspiranti eliminano l’odore del nostro corpo usando un principio esattamente opposto a quello dei deodoranti. Essi impediscono la sudorazione senza la quale i batteri presenti nelle nostre ascelle non possono riprodursi. Molti antitraspiranti contengono nella loro formula gli stessi ingredienti dei deodoranti i quali svolgono anche un’azione antibatterica e il loro compito principale è quello di impedire la sudorazione. Questo è realizzato per mezzo d’ingredienti come alluminio e zirconio, i quali otturano il canale escretore delle ghiandole ascellari, eliminando cosi il sudore. Tuttavia, vi sono alcuni inconvenienti riportati dalla letteratura medica in relazione alle sostanze adoperate negli antitraspiranti. Alcuni studi hanno mostrato un legame tra il cancro della mammella e l’alluminio a causa di una mutazione genetica del DNA. Altri studi hanno prodotto risultati discordanti e non conclusivi come quelli del National Cancer Institute. Analogamente fuorviante e misterioso è l’avvertimento contenuto in alcuni antitraspiranti che invita il cliente affetto da malattia renale, che ne fa uso a consultare il proprio medico prima di adoperare il prodotto. È chiaro che il consumatore deve valutare tutte le opzioni offerte dal mercato e decidere di non fare uso di deodoranti e antitraspiranti, ma cosi facendo si ritorna ai tempi delle caverne.
Dr Ennio Sacco
Medico-Chirurgo
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