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La Medicina dello Sport, ecco tutte le novità legislative introdotte

Dopo anni di oblio, in soli dodici mesi, lo Stato e la Regione siciliana hanno messo mano a tutta la legislazione della Medicina dello Sport, cercando di ordinare tutta la materia. Il Decreto 24 aprile 2013, meglio conosciuto come Decreto Balduzzi pubblicato in GURI il 20/07/2013, disciplinava la certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale, o ludico motoria. Pochi giorni dopo, il 9 agosto 2013, il Decreto-Legge 21 giugno 2013, n. 69 “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”, abrogava parte del precedente decreto limitatamente all’obbligo della certificazione per le attività amatoriali o ludico motorie. Tutto questo però innescava una serie di interpretazioni e valutazioni che hanno determinato confusione in chi, dovesse fare, cosa. Per cercare di fare chiarezza sulla normativa, regolamentandola dopo il Decreto abrogativo, il Ministro Lorenzin firma il Decreto 08 Agosto 2014 “Linee guida di indirizzo in materia di certificati medici per l’attività sportiva non agonistica.”. Invece di fare chiarezza, il nuovo decreto, forse per l’abbondanza di normative tutte correlate tra di loro e alcune volte poco chiare, crea molte polemiche e perplessità.
È, così, istituito presso il Ministero un Tavolo Tecnico sulla Medicina dello Sport proprio allo scopo di elaborare una circolare esplicativa che possa rispondere ai quesiti sollevati dai tre Decreti e rimettere al centro delle problematiche l’attività amatoriale che rientra nella zona “grigia” delle attività sportive.
Le linee guida del Decreto 08/08/14 non si applicano ovviamente all’attività ludica e amatoriale, per la quale il certificato resta facoltativo e non obbligatorio, come stabilito dal Decreto legge 69 del 2013 oltre che confermato da una nota interpretativa del Ministero. Il certificato deve essere fatto dagli alunni che svolgono attività fisico-sportive parascolastiche, organizzate cioè dalle scuole al di fuori dall’orario di lezione, da chi fa sport non agonistico presso società affiliate alle Federazioni sportive nazionali e al Coni e da chi partecipa ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale.
I medici certificatori, al contrario, sono il medico di medicina generale per i propri assistiti, il pediatra di libera scelta per i propri assistiti e il medico specialista in medicina dello sport ovvero i medici della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano. Il controllo deve essere annuale e il certificato ha validità annuale con decorrenza dalla data di rilascio. Per ottenere il rilascio del certificato, sono necessari l’anamnesi e l’esame obiettivo con misurazione della pressione e di un elettrocardiogramma a riposo effettuato almeno una volta nella vita. Per chi ha superato i 60 anni di età associati ad alti fattori di rischio cardiovascolare, è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente.
Anche per chi, a prescindere dall’età, ha patologie croniche conclamate che comportano un aumento del rischio cardiovascolare è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente. In questo caso, il medico può prescrivere altri esami che ritiene necessari o il consulto di uno specialista.
C’è molta confusione, spesso “voluta”, per alzare polvere e proteggere interessi privati o di corporazioni. Ritengo, però, che da una lettura attenta risulti chiaro che l’attività non agonistica è ben delineata dal decreto 24/04/13 e si applica a coloro i quali in qualunque modo sono tesserati coni e svolgono attività sportiva definita genericamente “pre agonistica” e “post agonistica”. L’attività ludico-motoria è, invece, quella praticata presso palestre, centri sportivi, circoli, associazioni, piscine, che a prescindere dall’adesione della struttura al Coni, è svolta secondo quanto previsto dall’art. 2 del decreto 24/04/13 per questo tipo di attività. In questo caso, è caduto solo l’obbligo della certificazione ma non la definizione della stessa attività (art. 2 dl 24/04/13). Su questo punto si determina la confusione, che le attività svolte come ludico motorie o amatoriali, ad oggi, non necessitano di alcuna certificazione medica (decreto 21/06/13). Le palestre, centri sportivi, circoli, associazioni, piscine ecc. possono richiedere una certificazione medica (di qualunque genere di idoneità all’attività fisica) nel rispetto solo delle procedure relative alla privata iniziativa ma non sono obbligate a farlo dalla legge dello Stato.
In Sicilia invece, di pari passo con le iniziative del Ministero della Salute, si stila il Regolamento per la definizione delle caratteristiche che devono avere i centri pubblici e privati autorizzati al rilascio della certificazione sportiva agonistica.
E’ un successo della FMSI siciliana che sensibilizzando l’Assessore Borsellino che ha subito aderito, ha reso possibile, dopo 14 anni dall’entrata in vigore della legge regionale 30/12/2000, non solo la stesura del Regolamento (in fase di valutazione per la pubblicazione), ma anche della istituzione, seconda Regione in Italia, del Libretto sanitario dello sportivo, Decreto dell’Assessore della Salute 15/10/2014. A tutto questo si aggiunge la futura istituzione dell’Albo regionale dei Medici dello Sport autorizzati al rilascio delle certificazioni, e l’istituzione di una banca-dati regionale per l’archiviazione elettronica di tutti i certificati agonistici d’idoneità e non idoneità.
Quest’ultima iniziativa, fortemente voluta dalla Federazione Medico Sportiva Italiana siciliana, eviterà l’eventuale pratica dei certificati falsi o rilasciati fuori dai contesti previsti dalla legge e dal Regolamento regionale.
E’ un enorme passo avanti nella regolamentazione di una branca medica primaria nella prevenzione, che ha visto i massimi dirigenti regionali della Federazione medico sportiva, quali il presidente della Fmsi della Provincia di Palermo, Vittorio Virzì, e il Presidente Regionale della FMSI della Sicilia, prof. Gennaro La Delfa, a fianco delle Istituzioni a tutto vantaggio della salute degli sportivi siciliani.
Dott. Pietro Di Fiore
Membro del Tavolo Tecnico per la Medicina dello Sport presso il Ministero della Salute

di Dott. Pietro Di Fiore

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