Durante l’ultimo congresso di Andrologia, grande spazio è stato dato a questosettore specialistico con percorsi dedicati ad un progetto intitolato “Pianeta Uomo”. Al centro del progetto si proietta la figura dell’andrologo che si assurge a referente di genere per la salute maschile a 360°. Il genere maschile, infatti, diventa sempre più protagonista di un percorso di consapevolezza e sensibilizzazione.
In questo senso,la prevenzione e cura di sé sono presentati come strumenti chiave per raggiungere un equilibrio psico-fisico soddisfacente, riscontrabile nel rapporto con se stessi e con gli altri. Al centro del progetto si pone la comunicazione con i cittadini che avvalendosi di web e social network, li coinvolge in workshop educazionali riguardanti la prevenzione, l’alimentazione e gli stili di vita. In sintesi il ‘benessere sessuale’ come quadro olistico nell’interesse del singolo e della coppia per prevenire e curare le patologie sottostanti che possono stare alla base di un cattivo funzionamento.
Si introduce, ora, un altro elemento rivisto nel Congresso che è quello delle infezioni delle ghiandole seminali accessorie maschili (MAGI: male accessoryglandsinfections), patologiadi ulteriore elevata prevalenza.
Le prostatiti in particolare hanno un notevole impatto sulla qualità di vita in generale, perché causano frequenti disturbi del basso tratto delle vie urinarie (LUTS), spesso anche severi.
Tuttavia le patologie infettive di prostata, vescicole seminali ed epididimi, dato ilruolo di queste strutture nella funzione riproduttiva maschile, possono impattare severamente sulle capacità riproduttive dell’individuo,alterando la qualità del liquido seminale ed il potenziale di fertilità. Inoltre la condizione infiammatoria che quasi invariabilmenteconsegue all’infezione delle ghiandole seminali accessorie può determinare un’alterazione della funzione erettile ed eiaculatoria, connotevole deterioramento della qualità di vita sessuale dell’uomo e della coppia.Le MAGI presentano numerosi problemi diagnostici e terapeutici, e la gestione clinica delle problematiche sessuali e riproduttive adesse associate sono problematiche, soprattutto in virtù dell’assenza di chiare linee guida.
La collaborazione tra andrologo e ginecologo diventa essenziale specie alla luce di quanto a breve andrà verificandosi anche in Sicilia con l’accreditamento di centri di Procreazione Medicalmente Assistiti (PMA) in convenzione col Sistema Sanitario Nazionale e l’apertura di nuovi centri pubblici come quello presso l’Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello a Palermo.
Dott. Emilio Italiano
Specialista Urologo
Andrologo-FECSM
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