Le più evidenti differenze tra sport ed attività motoria consistono nel fatto che il connotato principale del primo è sicuramente quello ludico, sociale, aggregativo, la seconda decisamente “Preventiva, di mantenimento e curativa”.
Questo dicono le recenti linee guida Emanate dal Ministero della salute, per voce del dirigente Alberti ed a questo ci atteniamo.
Fatta codesta doverosa premessa, ricordiamo che non tutte le attività sportive sono adatte all’infante, adolescente o all’anziano.
A titolo esemplificativo, citiamo il nuoto, che bene si adatta alle esigenze della primissima infanzia e della terza età, nonché’ nel recupero funzionale post traumatico, ma di “disturbo”, in età scolare primaria e secondaria (5-16 anni ).
Essendo uno sport “asimmetrico ripetuto simmetricamente”, specie nello stile libero e nel dorso, non solo “Aggrava “ ma “accelera “ notevolmente le forme più comuni di paramorfismi dell’età scolare.
Su tutti le scoliosi e il dorso curvo, in particolare modo nelle forme scoliotiche non compensate.
Quindi ribadiamo, senza indugio che il nuoto “non cura le scoliosi”, sfatando un vecchio mito duro a morire.
L’attività motoria in acqua, risulta utile nel trattamento delle patologie “croniche “ della terza età (Rachialgie, Osteoporosi, Artrosi), e nella prima infanzia è indicatissima per sviluppare un una buona acquaticità in modo naturale e piacevole. Nel recupero post traumatico sportivo (es. Lesione legamento crociato anteriore), vista l’assenza di gravità, l’attività in acqua facilita ed accelera lo svolgimento dei compiti motori assegnati. Naturalmente non escludendo mai il “rinforzo muscolare “ a secco.
Ci si rende conto, quindi ,come non tutti gli sport siano indicati a “Tutti” e che la differenza tra sport e attività motorie, presuppone approcci professionali ed operativi completamente differenti.
Un altro esempio di Sport, che è deleterio in caso di alcune patologie osteo-articolari è la camminata sportiva.
Nell’esempio che riportiamo, il più diffuso statisticamente la Rachialgia (Dolore alla colonna V.), è di notevole disturbo specie in presenza di ernie diagnosticate, in quanto biomeccanicamente predispone il rachide a “compressione” e forze di torsione, per quanto moderate e blande esse possano essere. Ritengo personalmente, più opportune nel caso sopra citato, dell’attività posturale tipo Mezieres o Pilates, in centri specialistici.
La raccomandazione sia che si tratti di sport, o di attività fisica è di rivolgersi sempre a Professionisti ,e di non affidarsi mai a consigli generici, specie in presenza di patologie.
Come abbiamo visto non tutti gli sport portano beneficio in determinate condizioni, e la scelta di appropriate attività motorie va opportunamente valutato, caso per caso, e trattato da chi di competenza.
Massimiliano Squillace
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