In occasione della “Giornata Mondiale sulla prevenzione dell’Osteoporosi” tenutasi a Palermo il 20, è stata organizzata dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.N.Da).
Questo “H-Open Day”, si è svolto insieme a oltre 70 ospedali premiati con i “Bollini Rosa”, impegnati a sensibilizzare le donne italiane su una malattia che si previene e si risolve.
Ciò si ottiene non solo grazie a un sano stile di vita e a una dieta corretta, ma anche con un’adeguata informazione.
A Palermo, si è tenuto l’Open Day nell’Ospedale Villa Sofia Cervello – presidio CTO, presso gli ambulatori Officine D’Ippocrate creato dall’Associazione Nazionale per le Infezioni Ossee (ANIO) al secondo piano.
Per far fronte alle numerose richieste arrivate, l’associazione Anio e l’Azienda Ospedaliera Villa Sofia-Cervello, hanno esteso l’open day anche il 21 ottobre. Come ha spiegato il Presidente Nazionale ANIO – Giuseppe Bilardo,
“L’osteoporosi è una patologia a largo impatto sociale, con diverse e comprovate conseguenze molto spesso prevedibili di grande impatto sociale ed economica se sottovalutata è una delle prime patologie che ha come conseguenza la classica frattura di femore nei soggetti anziani.
È importante l’attenzione per la patologia nella fase di prevenzione e delle cure.
Non è meno importante la motivazione del paziente al proseguimento della terapia, spesso interrotta o non adeguatamente seguita, con un grave spreco economico e le conseguenze spesso molto gravi. Scopo dell’iniziativa dell’H-Open Day, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, è quello di indirizzare le donne nei centri di riferimento della loro città per ricevere un’adeguata assistenza”.
Agli utenti sono state divulgate informazioni riguardo l’osteoporosi e le patologie connesse (menopausa, artrite reumatoide).
I risultati non sono mancati, perché il primo giorno sono state realizzate 9 visite ginecologiche, 50 densitometrie e 32 calcaneari, mentre nel secondo sono ste effettuate 22 visite ginecologiche, 57 densitometrie e 36 calcaneari, per 216 visite totali in due giorni.
Tra interventi chirurgici, spese di ospedalizzazione, riabilitazione, assistenza socio-sanitaria e rischio complicanze, in Europa, i pazienti osteoporotici riempiono 500 mila posti-letto per una spesa annua di 3,5 miliardi di euro. In Italia, i pazienti, colpiti da osteoporosi, sono 5 milioni e il costo annuale di ospedalizzazione solo per le fratture al femore si aggira sui 500 milioni di euro.
In Europa, avviene una frattura ogni 30 secondi e un paziente su cinque muore per fratture vertebrali o femorali causate dalla fragilità ossea, portando i decessi annui a 150 mila. Inoltre, il 61% delle donne cui è stata diagnosticata una frattura della vertebra, non riceve alcuna forma di prevenzione secondaria.
Francesco Sanfilippo
Giornata Mondiale sulla prevenzione dell’Osteoporosi. Palermo, soddisfacenti i risultati ottenuti
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