Con la legge n. 92/2012 (c.d. Legge Fornero) fu introdotto il bonus asilo nido e baby sitter che, tuttavia, non pare abbia riscosso molto successo nell’anno 2013. Per questa ragione si è pensato di modificare alcune condizioni. Sarà varato un’imminente decreto legge, infatti, dove il Ministero del Lavoro sta apportando alcune modifiche. Il bonus bebè (asilo nido e baby sitter) potrà essere richiesto da tutte le donne (anche chi lavora nel pubblico impiego). Inoltre, l’importo del bonus asilo nido e baby sitter passerà da € 300 a € 600 e il contributo potrà essere richiesto entro il 31 dicembre all’INPS, senza la pubblicazione di un apposito bando con scadenza. La madre lavoratrice può richiedere il bonus bebè fino ad un massimo di 6 mesi per poter pagare l’asilo nido o la baby sitter. La richiesta del suddetto bonus è prevista in alternativa al congedo parentale, perciò, domandando questo sostegno, si rinuncia al congedo. Ad oggi, possono fare domanda per il bonus asilo nido e baby sitter le madri che rientrino ancora negli undici mesi successivi alla scadenza del periodo di congedo di maternità obbligatorio. Anche chi ha già usufruito in parte del congedo parentale può domandare il bonus, ma in questo caso il contributo potrà essere richiesto per i mesi di congedo non ancora usufruiti.
Il bonus infanzia Inps vale anche per i genitori adottivi e affidatari. Bisogna essere lavoratrici dipendenti o iscritte alla gestione separata, mentre non possono chiedere il bonus asilo – baby sitter le lavoratrici autonome, le madri lavoratrici che hanno usufruito del “fondo per la famiglia del decreto Bersani” e le madri lavoratrici che sono già esentate totalmente dal pagamento dei servizi per l’infanzia pubblici o convenzionati.
Chi ha più di un figlio ha diritto ad un bonus per ognuno. Il bonus è erogato dall’INPS, cui si deve fare domanda (una domanda per ogni bonus). La domanda per il bonus asilo nido e baby sitter va fatta solo online.Seppur non ci siano i requisiti di reddito da rispettare, verrà, comunque, stilata una classifica in base al momento di invio della richiesta e del reddito Isee dell’interessata, poiché si va ad esaurimento fondi.
Redazione
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