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Dermatite eczematosa, scopriamone le molteplici cause

La dermatite eczematosa, infiammazione della pelle dalle molteplici cause, è molto diffusa nella nostra società e non colpisce solo i bambini, interessando prevalentemente la fascia d’età̀ fra i 40 e i 45 anni, senza distinzioni di sesso. L’agente scatenante come il nickel, può trovarsi in numerosi prodotti quali i dentifrici egli alimenti.Recentemente, l’uso di smartphone favorisce l’estensione dell’infiammazione per l’allergia derivante dal nichel in essi contenuto, dando vita ad una nuova allergia, la mobile phonedermatitis. Le lesioni appaiono dopo pochi minuti o poche ore sfociano pustole ed altre manifestazioni. Tuttavia, individuando l’allergene e provvedendo alle cure, il problema può essere risolto, prima che diventi cronico.
La dermatite eczematosaè un processo infiammatorio cutaneo, adeziologia mono o multifattoriale, a patogenesi immunitaria e/o irritativa, caratterizzata da quadri clinici proteiformi. È una delle più comuni patologie cutanee che interessa prevalentemente la fascia d’età̀ fra i 40 e i 45 anni, senza distinzioni di sesso. Ha un forte impatto socio-economico ed è molto diffusa in ambito lavorativo (le dermatiti da contatto rappresentano circa l’80- 90% delle dermatosi professionali), in particolare nel comparto edile, ma si riscontra di frequente anche in ambito extraprofessionale. Da un punto di vista clinico possiamo distinguerela dermatite irritativa da contatto (Dic) e la dermatite allergica da contatto (Dac). La Dicè una reazione infiammatoria cutanea causata da agenti esogeni chimici, fisici o biologici che agiscono con meccanismo tossico diretto, senza intervento di meccanismi immunologici. È frequente ad ogni età e l’intensità del quadro infiammatorio dipende essenzialmente dal tipo e dall’intensità dell’agente causale. Il quadro clinicodipende dalla sede coinvolta, dalla risposta cutanea e dal tipo di sostanza irritante e può̀ manifestarsi in forma acuta o cronica.La forma acuta fa seguito a un singolo contatto con l’agente irritante o a più̀ contatti di breve durata.Le lesioniche compaiono entro pochi minuti od ore dall’esposizione includono eritema, edema, papule, vescicole, bolle, pustole e perfino ulcere.Nelle forme croniche si osserva, invece, eritema, xerosi, desquamazione, ipercheratosi e lichenificazione, a volte accompagnate da ragadi. La patologia deve essere sospettata quando le lesioni sono strettamente localizzate nella sede del contatto, non mostrano tendenza alla diffusione, hanno morfologia monomorfa, non sono pruriginose, ma suscitano una sintomatologia urente. La Dac, invece, si sviluppa per sensibilizzazione ritardata cellulo-mediata a seguito del contatto con agenti esogeni e l’intervento di co-fattori patogenetici di tipo immunologico.Le lesioni della Dac compaiono tipicamente in sede di contatto con l’allergene, evento che aiuta nell’individuare l’agente scatenante che in genere è rappresentato da nickel, dentifrici, alimenti, profumi, cosmetici, scarpe, guanti, allergeni professionali, shampoo, tinture. A differenza delle forme irritative però, le manifestazioni possono diffondersi anche ad altre aree dellamembrana.Interessante è la descrizione di una sensibilizzazione al nickel indotta dall’uso di telefoni cellulari negli adolescenti, conosciuta come mobile phonedermatitis.Non bisogna dimenticare che tra le più comuni cause di dermatite allergica da contatto troviamo i tessuti e i capi di abbigliamento, da attribuire ai coloranti utilizzati per tingere le fibre tessili. Interessa prevalentemente le pieghe ascellari, il collo, la superficie anteriore e posteriore delle cosce, ma si estende spesso a tutto l’ambito cutaneo manifestandosi con chiazze arrossate, vescicolose, rilevate e intensamente pruriginose.Le manifestazioni della Dac possono presentarsi in forma acuta, subacuta o cronica, anche se spesso le tre fasi tendono a sovrapporsi condizionando uno spiccato polimorfismo clinico. Le lesioni più̀ frequenti nelle forme acute sono l’eritema, l’edema e la vescicolazione superficiale a contenuto sieroso che può̀ esitare in ampie erosioni superficiali essudanti.La forma subacuta si accompagna a desquamazione e le lesioni squamo-crostose superficiali prevalgono sull’eritema e la vescicolazione, mentre le forme croniche sono caratterizzate principalmente da placche infiltrate, ipercheratosiche e lichenificate. Spesso, la DAC si accompagna a sovrainfezioni microbiche, in tali casi compaiono follicoliti e pustole e l’essudato diviene abbondante e siero-purulento, può comparire un interessamento dei linfonodi loco-regionale e febbre. La diagnosi si basa sull’anamnesi, sulla clinica e sulla positività dei test epicutanei o patch test.Per ottenere la risoluzione della sintomatologia e per evitare la recidiva è indispensabile non solo l’identificazione dell’allergene responsabile, ma anche l’adozione di adeguati provvedimenti preventivi.
Dott.ssa Maria Rita Bongiorno
Responsabile UOC di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse
Direttore Scuola di Specializzazione di Malattie Cutanee e Veneree
AOUP “Paolo Giaccone”- Università degli Studi di Palermo

di Dott.ssa Maria Rita Bongiorno

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