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L’importanza della posturologia è, oggi, universalmente riconosciuta, a livello mondiale, dagli specialisti delle varie branche mediche, nonché dalla comunità scientifica internazionale. Organismi di massimo prestigio come O.M.S (organizzazione mondiale della Sanità), includono nei loro programmi di “prevenzione e cura“, questa specialità considerata “Multidiscilplinare e trasversale“. Multidisciplinare perché prevede l’inclusione di numerosissime professionalità, medico–specialistiche, e non. Trasversale perché si pone come punto di convergenza di numerosi saperi con un approccio che è sicuramente olistico, quindi, globale. Tra le figure mediche essenziali nella prevenzione, si ricorda l’importanza del medico di base, importante nel segnalare, per tempo, quelle che sono considerate le anomalie posturali più comuni. Queste ultime spesso celano, in modo subdolo, patologie ben più gravose che necessitano, per tempo, di segnalazioni tempestive. Un intervento appropriato e tempestivo della medicina di base, in tale senso può condurre ad una consulenza posturologica clinica accurata (anche in ambito ospedaliero ove possibile), e può scongiurare problematiche ben più serie. Un’accurata consulenza posturologica può e deve mettere in evidenza fattori determinanti, quali l’esclusione, ad esempio, di patologie oculistico-dentali e podaliche, deleterie nello sviluppo dell’infante e dell’adolescente. Altresì, nella terza età, potrebbe prevenire forme patologico-morbose, ben più invalidanti. È, infatti, assai comune, scambiare o peggio non accorgersi, che taluni paramorfismi e dismorfismi celano condizioni ben più allarmanti. Un esempio su tutti si ha quando un quadro clinico “disfunzionale“ muscolo-tendineo camuffa e nasconde quadri psicopatologici quali depressioni, stati d’ansia e stress acuti cronicizzati, in precedenza già trattati. Ancora, difficoltà motorie, anche banali, potrebbero segnalare patologie neurologiche allo stadio iniziale ed essere tempestivamente affrontate, così, purtroppo, come patologie oncologiche. L’esame accurato posturologico consta essenzialmente dell’esame obiettivo ed anamnesi, dell’esame posturometrico, baropodometrico ed altro ancora. Quest’esame consente velocemente di indirizzare il soggetto dallo specialista appropriato, e di non scambiare una banale scoliosi per altro, con un margine di probabilità davvero elevato (80%). Il compito, imprescindibile di ogni branca medica è la prevenzione prima che la cura, non si dimentichi. Dunque, la posturologia clinica non è esente da questo principio di base ampiamente condivisibile. Si pensi solamente a titolo esemplificativo, all’importanza di indirizzare nei giusti tempi un bimbo in età scolare, da un occlusodonzista, piuttosto che da un’oculista. Oppure si pensi all’importanza di indirizzarlo a consulenza otoiatrica, evitando di confondere un “banale “paramorfismo “strutturale“, con un importante campanello d’allarme ben più significativo e pericoloso, e viceversa. Così com’è doveroso attendersi da un’accurata consulenza posturologica, una corretta diagnosi di “sindrome posturale”. Spesso, purtroppo, si confonde un cattivo “atteggiamento posturale“ o “vizio”, con una vera ”Sindrome da deficit“, che presuppone criteri di approccio clinico assai complessi e variabili. Da qui, l’importanza di affidarsi a personale qualificato e ad analisi attente ed opportune. Altrettanto importante è avere un approccio anticipatorio, qualora vi fossero dei dubbi, specie in età scolare e nell’anziano, categorie a rischio e particolarmente esposte in tale senso. Quanti mal di testa adolescenziali, trascurati dai genitori o scambiati per scarsa voglia di studiare “cronicizzano” in età adulta in cefalee muscolo tensive insidiosissime, e difficilissime da trattare e classificare. Quante perdite o difficoltà di equilibrio nell’anziano, con effetti nefasti, nascondono in realtà la mancanza di una semplice visita oculistica di routine? Argomenti da cui si evince l’importanza della prevenzione in posturologia.
Massimo Squillace
Chinesiologo
