Un servizio di fisioterapia insufficiente per le esigenze della popolazione locale. E’ quanto ci viene segnalato dai nostri lettori stanchi e delusi per le lunghe liste d’attesa del servizio di riabilitazione dell’Asp 6 di Palermo o delle strutture convenzionate. Un problema che si verrebbe a creare perché il numero dei fisioterapisti in servizio presso l’Asp sarebbe carente, creando disagi e costi aggiuntivi per l’utenza che si vede costretta a rivolgersi a centri privati. Ma non tutti hanno sufficienti risorse per farlo. E allora?
Abbiamo sottoposto la questione al Dott. Giuseppe Quattrocchi, direttore del Dipartimento strutturale interaziendale e transmurale dell’ASP di Palermo, che smentisce quanto riferitoci precisando che il numero dei terapisti in servizio all’ASP è congruo. “La fisioterapia - afferma - è una branca della riabilitazione che si occupa della cura di un paziente infortunato attraverso l’uso di attrezzature particolari, per un periodo di tempo limite, stabilito dal fisiatra. Ha finalità antalgiche e viene impiegata per il recupero del trofismo di alcune strutture muscolari che sono rimaste ferme per lungo tempo a seguito di fratture o artropatie. E’ una terapia riabilitativa che prevede un programma terapeutico semplice e breve (come stabilisce l’art. 25 della legge 833/78)”. Per coloro, invece, che, a seguito di una malattia o circostanze intercorrenti, hanno una compromissione delle proprie abilità o la mancata acquisizione delle stesse, occorre un trattamento riabilitativo più complesso. Consiste in una serie di interventi finalizzati a diminuire la disabilità attraverso il recupero delle funzioni perse e l’ottimizzazione delle abilità residue, consentendo al paziente di sviluppare anche un minimo di autonomia personale e viene realizzato da un team multidisciplinare di professionisti.
“E’ proprio la terapia riabilitativa, rieducativa e di recupero il servizio che eroga l’ASP – dichiara Quattrocchi -. Tutti i nostri servizi sono dotati di specialisti della riabilitazione, ossia di fisioterapisti, di logopedisti e di terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva. Le prestazioni di riabilitazione che, come previsto dall’ex art. 26 legge 833/78, consistono in attività di recupero e di rieducazione funzionale, sono rivolte ai soggetti affetti da disabilità importanti e permanenti, ai sensi dalla legge 104/92, ma su decisione del team riabilitativo possono usufruirne anche persone colpite da disabilità temporanea, laddove un evento accidentale o una patologia determinino una grave menomazione”.
Qual è il fabbisogno di trattamenti riabilitativi in città?
“Se, per quanto riguarda i servizi di riabilitazione dei soggetti disabili che rientrano nella legge 104/92, le numerose richieste riescono ad essere soddisfatte attraverso i servizi accreditati con l’Asp e la Regione o con le strutture convenzionate presenti sul territorio, sembra non sia altrettanto facile soddisfare le richieste di trattamenti fisioterapici che superano le necessità previste dall’art. 26. Sono migliaia - prosegue - le richieste quotidiane d’intervento presso le nostre strutture, con conseguente notevole impiego di risorse umane ed economiche. Le liste d’attesa aumentano per le richieste da parte dell’utenza nei confronti di un servizio che dà risultati positivi piuttosto importanti”.
E alla nostra domanda su cosa sia possibile fare per riuscire a ridurre le liste d’attesa spiega: “In molti casi la richiesta di un trattamento fisioterapico da parte dell’utenza avviene alla prima sensazione del dolore. E’ vero che i dolori sono campanelli d’allarme di eventuali alterazioni dell’organismo, ma per alcune persone anche quei dolori quotidiani con i quali più o meno conviviamo tutti, sono insopportabili e tendono a ricorrere ad ogni pie’ sospinto all’uso sconsiderato di farmaci così come alla fisioterapia o ad altro, rischiando d’intasare le strutture sanitarie interessate, con conseguente formazione di lunghe liste d’attesa a scapito di pazienti più seriamente compromessi”.
Il dott. Quattrocchi tiene a precisare che l’Asp si è adoperata per abbattere al massimo la formazione delle liste d’attesa dei servizi erogati in città e, in particolare, per alcune linee della riabilitazione, oggi l’attesa massima è di quindici giorni. Informa inoltre che su tutto il territorio dell’ASP, comprese Ustica e Lampedusa, stanno per essere aperte importanti strutture riabilitative. Progetti che saranno portati a conoscenza dei cittadini non appena saranno conclusi.
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