La salute è il bene più prezioso di cui disponiamo e va salvaguardato attraverso la prevenzione, lo strumento più efficace per poter vivere più a lungo e meglio. Un tema su cui la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro il Tumore), con le sue 106 sezioni provinciali e i suoi 395 ambulatori presenti sul territorio nazionale, è impegnata da 90 anni, attraverso campagne informative e l’educazione sanitaria, per far sì che la prevenzione stessa diventi il modo di vivere di tutti a partire da una corretta alimentazione, che è fondamentale per una buona qualità della vita e per invecchiare bene. E i numeri sembrano confermare l’importanza delle azioni promosse dalla Lega contro i tumori se si considera che “i nuovi associati alla sezione provinciale LILT di Palermo da poco più di un anno hanno raggiunto quota millesettecento”, come rivela soddisfatto il presidente, prof Giuseppe Palazzotto.
“Abbiamo avuto un incremento di visite presso i nostri ambulatori di senologia e di ginecologia, anche perché le lunghe liste d’attesa delle strutture pubbliche scoraggiano le pazienti che vi si rivolgono a scopo preventivo, che tra l’altro sono il 99% delle nostre pazienti – precisa il professore -. Si tratta di quella fascia di utenza che rinuncia a sottoporsi a questo tipo di controlli se la data della visita viene rinviata a due anni dalla prenotazione. Un fatto, ahimè, molto comune nella struttura pubblica, dove soltanto per pagare il ticket (all’ospedale Civico per esempio) si sta in coda allo sportello per oltre 2 ore, senza considerare le interminabili liste d’attesa da rispettare prima della sospirata visita di ‘prevenzione!’ . E il problema principale è l’esasperante burocratizzazione del sistema, più che la carenza dei servizi e del personale”. Un problema inesistente, invece, presso la Lilt. Infatti come precisa il Prof. Palazzotto, “uno dei nostri punti di forza è il fatto che gli utenti che si rivolgono ai nostri ambulatori possono sottoporsi a più visite specialistiche (senologica, ginecologica e pap test, dermatologica, otorinolaringoiatrica, ecc…) in un’unica soluzione, in poche ore, senza le interminabili liste d’attesa e le estenuanti code agli sportelli per pagare il ticket. I costi sono estremamente contenuti ed equivalgono, in linea di massima, ai ticket e, soprattutto, sono modesti contributi che vanno a sostegno degli ambulatori”.
Abbiamo chiesto quale sia, oggi, il grado di sensibilità della popolazione al tumore. “E’ notevolmente cresciuto – spiega il Prof. Palazzotto – e i più attenti al problema sono i giovani: pensi che spesso alcune donne si sottopongono ai controlli preventivi perché stimolate dai propri figli”. Un dato che conferma l’importanza che ha per la Lilt la diffusione dell’informazione e dell’educazione alla salute attraverso i giovani e la scuola . “L’ambiente scolastico, infatti, – afferma il pProfessore - è stato da sempre quello privilegiato dalla Lilt per gli interventi di informazione e di educazione alla salute, perché i giovani sono particolarmente reattivi sui temi riguardanti i corretti stili di vita, la lotta al tabagismo e l’attenzione all’obesità, fino ad assumere il ruolo di referenti della salute nei confronti dei loro genitori”. Due i nemici di uno stile di vita salubre contro cui la Lilt combatte da sempre. E lo fa anche attraverso l’istituzione di ambulatori dedicati. Come quello per la prevenzione dell’obesità che “attivo da alcuni mesi anche nella sede Lilt di Palermo, ha già riscontrato un successo spaventoso”, dichiara soddisfatto Palazzotto.
“Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità - prosegue - il 35% dei casi di cancro è riconducibile ad abitudini alimentari sbagliate (l’obesità è uno dei più importanti fattori di rischio per il tumore alla mammella).
La prevenzione dei tumori, dunque, comincia a tavola attraverso il modello della dieta mediterranea riconosciuta come una delle più efficaci in tal senso”. Chi può accedere a questo servizio? “Chiunque e a tutte le età perché l’obesità è un problema che può riguardare tutti e va affrontato attraverso l’educazione alla corretta alimentazione e ad uno stile di vita equilibrato a partire dai giovani” – spiega Palazzotto. E visto che l’estate è alle porte non possono mancare le avvertenze sui rischi per la salute che possono derivare da un’errata esposizione al sole. “Se per il tumore alla mammella l’età più a rischio è dai 45 anni in su il melanoma non ha età”- dichiara Palazzotto - “E’ importante sottoporsi ad un controllo dermatologico prima di esporsi al sole, perché l’abbronzatura non consente d’individuare eventuali nei sospetti. Per chi lo desidera può sottoporsi a visita presso i nostri ambulatori, dove potrà ricevere anche utili consigli su come proteggersi dalle radiazioni dannose”. Riguardo alla prevenzione della malattie cutanee e dell’invecchiamento precoce della pelle la Lilt ha avviato un progetto di screening rivolto alla cittadinanza, che per essere efficace sarà realizzato prima dell’avvento della stagione estiva.
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