Grande successo per il primo screening gratuito multidisciplinare di posturologia lanciato a Palermo dal nostro settimanale grazie alla collaborazione del podoposturologo Dott. Giuseppe Alagna, dell’odontoiatra gnatologo posturologo Dott. Francesco Anselmo, della logopedista Dott.ssa Giulia D’Amico e dell’oculista e padrona di casa Dott.ssa Manuela Pulvirenti ai quali si è affiancato lo psicologo del Ce.d.Ap. Dott. Matteo Sclafani. Cornice dell’iniziativa è stato l’elegante e accogliente centro Oculistico Domus che ha messo a disposizione di tutta l’organizzazione i propri locali.
Sono stati sottoposti allo screening 16 giovanissimi, anzicché i preventitivati 15, grazie alla disponibilità degli specialisti, tenuto conto delle numerose chiamate che ci sono pervenute.
Parole di apprezzamento per l’iniziativa sono state espresse da tutti i genitori al termine degli screening: tutti si sono dichiarati soddisfatti per la qualità delle visite specialistiche a cui sono stati sottoposti i figli e per la professionalità e la meticolosità degli esami eseguiti dagli specialisti. “Sono molto soddisfatta per l’approccio serio e meticoloso di tutto lo staff medico”, ha dichiarato la signora L. C. che ha aggiunto “Credevo che si potesse trattare di visite superficiali e invece non è stato così”.
A molti genitori abbiamo precisato in cosa consistesse lo screening per la postura, a dimostrazione di quanto sia importante l’informazione sul delicatissimo tema della salute. Un’iniziativa assolutamente da ripetere è stata la frase ricorrente (e che ripeteremo certamente), reiterata via via da tutti i genitori al termine dello screening, che hanno dichiarato di volerla consigliare a familiari ed amici qualora se ne organizzassero altre. “Quello dell’interazione di più specialisti è un concetto nuovo, ma assolutamente da promuovere in tutti i settori della salute”, suggerisce la signora N.B. che crede fortemente nell’importanza della prevenzione perché “grazie ad essa oggi sono qui, riferendosi ad uno screening di prevenzione del tumore al quale a suo tempo si era sottoposta e che le ha permesso di avere salva la vita. “Grazie a questo approccio multidisciplinare - conclude – oggi, in un’unica seduta ho scoperto che il problema di mio figlio, che ritenevo fosse a carico dei piedi, risiede invece nella bocca. Iniziative di questo genere sono il modo migliore per un professionista di farsi apprezzare”. Assolutamente concorde è la signora M. che afferma: “Avevo in animo di far sottoporre mio figlio a controlli della vista, ma ero confusa sullo specialista da scegliere e sulla struttura a cui rivolgermi. Non ne conosco alcuna personalmente. Questo screening è stato illuminante. Mi ha consentito di venire a contatto non con uno (come pensavo di fare), ma con più specialisti insieme che ho avuto modo di apprezzare per la serietà professionale e con una struttura ben organizzata e, in un’unica seduta, mio figlio ha avuto una visita veramente completa”.
Grati per l’iniziativa sono i signori B., che hanno dichiarato: “L’approccio plurispecialistico di queste visite ha fatto emergere delle problematiche che, in occasione di visite isolate a cui in precedenza abbiamo sottoposto i nostri figli, non sono emerse così chiaramente. L’osservazione coordinata e simultanea tra specialisti aiuta sicuramente a leggere meglio i segni e i sintomi di un problema, a carico di un bambino, che spesso neanche un genitore riesce ad interpretare”.
“L’iniziativa di oggi – riferisce la signora F. – ha un’importanza rilevante anche sotto il profilo della sensibilizzazione alla prevenzione. E questa volta con un approccio corretto, quello che vede più professionisti della salute riuniti ad esaminare un problema da più angolazioni”.
Assolutamente concorde è la signora LV. che aggiunge: “Iniziative con un approccio multidisciplinare dovrebbero essere fatte anche per gli adulti”.
Conclude la signora L.L.: “Grazie a questo tipo di approccio alla salute è stato possibile individuare, in mio figlio, da sintomi poco evidenti e confusi con altri, un problema che mai avrei sospettato avesse”.
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