Il logopedista è lo specialista che si occupa della prevenzione, dell’educazione e della rieducazione dei disturbi del linguaggio, della comunicazione e dell’apprendimento, del trattamento dei disturbi organici e funzionali della deglutizione e della qualità della voce. La Dr.ssa Giulia D’Amico, specialista del Ce.d.Ap. (Centro per i disturbi dell’apprendimento), crede molto nell’importanza della prevenzione. “La fascia d’età di cui mi occupo prevalentemente – spiega – è compresa tra i 2 e i 15 anni, trattando disturbi specifici, o secondari, del linguaggio, disturbi dell’apprendimento, disfonie e disturbi comunicativo- relazionali”. Il bambino va seguito costantemente fin dalle prime fasi dell’insorgenza del problema per prevenire o ridurre il rischio di un disturbo dell’apprendimento che potrebbe derivarne.
L’intervento logopedico nel bambino prescolare consiste nella riabilitazione del linguaggio a livello fonetico e fonologico, della costruzione e riorganizzazione del magazzino lessicale, della morfo-sintassi e della pragmatica in relazione a ciò che è emerso con il bilancio logopedico. “In base a quando prendiamo in carico il bambino – spiega la Dr.ssa D’Amico - andiamo a riabilitare determinate funzioni piuttosto che altre. Con un bambino di 2 anni si lavora per riabilitare il primo vocabolario e le prime produzioni fonetiche e fonologiche in modo che lo sviluppo delle fasi più evolute del linguaggio avvenga in modo naturale. Se il bambino ha 6 anni lavoriamo per recuperare il gap delle disfunzioni maturate sino a quell’età e sugli apprendimenti. Nel caso di un paziente di 13 anni, invece, è più proficuo lavorare sul compenso delle abilità deficitarie. Ci sono casi, invece, per i quali occorre un lavoro d’èquipe”.
Un problema logopedico ha diverse ripercussioni sulla postura e viceversa. “Studi rivelano che in presenza di una deglutizione atipica con spinta linguale anteriore, dovuta ad una respirazione orale o ad abitudini errate si possono sviluppare nel tempo alterazioni dell’articolazione temporo-mandibolare che possono ripercuotersi su tutta la colonna vertebrale fino ai piedi. In questo caso, quindi, potrebbe non bastare la collaborazione con un odontoiatra, facendomi richiedere una valutazione multidisciplinare. Attraverso la terapia mio-funzionale lavoro sul normoposizionamento della lingua, sostituendo gli engrammi sbagliati della deglutizione e tutta la colonna vertebrale ne avrà beneficio”.
L’intervento della dr.ssa d’Amico nello screening sarà concentrato sulle funzioni orali. Dopo il colloquio con i genitori per conoscere le abitudini del figlio che possono influire sul suo sviluppo, farà una valutazione della respirazione e un esame della deglutizione per verificare se c’è una spinta linguale alterata o un’alterazione delle strutture ossee come la mandibola o il mascellare superiore e successivamente dell’articolazione dei suoni. Per i bambini nei quali sarà individuata una determinata problematica proporremo una valutazione più approfondita, uno screening degli apprendimenti che potrà essere fatto in una fase successiva grazie alla consulenza del dott. Matteo Sclafani, psicologo del Cedap, che presenzierà agli screening multidisciplinari.
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