E’ finita l’estate che, se è bellissima da ricordare per i posti visitati, le serate con gli amici e i giorni trascorsi all’insegna dell’allegria e del relax, diventa, invece, un periodo da dimenticare sotto il profilo della sicurezza stradale, che ha visto una recrudescenza di incidenti (soprattutto tra luglio e agosto) che hanno coinvolto mortalmente giovani e giovanissimi.
Guida pericolosa
Un fenomeno dietro al quale (in barba alle campagne di sensibilizzazione e all’inasprimento delle sanzioni) ci sono l’alta velocità, la guida scorretta e distratta, la prevalenza dell’uso di motociclette per concedersi un viaggio più fresco, ma che espone a maggiori rischi il passeggero, il mancato uso del casco e, ancora, l’aumento del consumo di superalcolici, soprattutto in questo periodo, e l’uso di sostanze stupefacenti. “Nel pieno periodo estivo sono stati oltre sessanta i pazienti con politraumi dovuti ad incidenti stradali, giunti al Trauma Center di Villa Sofia” afferma il dott. Antonio Iacono, anestesista rianimatore, responsabile dell’U.O.S. di Trauma Center e del complesso operatorio polichirurgico degli Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello.
Ed è proprio al Trauma Center, che il dott. Iacono, con la preziosa cooperazione dei colleghi e di tutto il personale (mossi da spirito di abnegazione e profonda sensibilità, come rimarca il responsabile dell’Unità) tratta quotidianamente pazienti, riportanti i più svariati traumi, da quelli prodotti da un incidente (stradale, domestico, nei luoghi di lavoro) a quelli derivanti da autolesionismo.
“I pazienti che arrivano al nostro Centro - spiega Iacono - sono soprattutto casi critici, pazienti che presentano più distretti interessati (arti, addome, squarci del maxillo facciale e traumi cranici), il cui trattamento prevede un approccio pluridisciplinare e plurispecialistico. Il Trauma Cen-ter, una struttura presente da anni in Emilia Romagna, nel Lazio e nel Trentino, grazie all’impegno dell’assessore alla Sanità Massimo Russo, da febbraio scorso è una realtà anche in Sicilia. Funzionando a pieno regime e con i percorsi adeguati, permette una sostanziale riduzione dei casi di mortalità dei pazienti politraumatizzati, migliorando le aspettative di vita”, ricorda il dott. Iacono. E la struttura palermitana - che in pochi mesi conta già ben duecentodieci pazienti trattati - ha avuto un ampliamento che ha permesso di portare a otto i posti letto (il doppio di quelli iniziali) per il trattamento dei casi di politrauma e di quelli più gravi. Ampliamento che merita di essere meglio sfruttato.
Il Trauma Center rappresenta il centro di un sistema al quale affluiscono, dalle altre strutture sanitarie e dai “118”, i casi di traumi che rispondono a un preciso valore di ISS (Injury Severity Score), un indicatore di gravità dei traumi. Grazie a questo tipo di sistema, adesso un paziente politraumatizzato che arriva a Villa Sofia, viene preso totalmente in carico dalla struttura e trattato, immediatamente, sotto ogni punto di vista (traumatologico ortopedico, chirurgico, neurochirurgico di chirurgia plastica o maxillo facciale, ecc...) guadagnando così quei minuti preziosi per la sopravvivenza che, invece, si perdevano quando bisognava spostarlo da una struttura all’altra.
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