pagina 2 - speciale veterinaria
Giambruno: “Il camper dei microchip in giro 
per contrastare il fenomeno dell’abbandono 
dei cani”
di Giusy Egiziana Munda 

Gettati via come roba vecchia a morire di fame, o investiti dalle auto. E’ la sorte che, ogni anno, tocca a migliaia di amici a quattro zampe. L’estate è il periodo in cui si raggiunge il picco massimo di abbandoni. 
“Questo nonostante la nostra legislazione sia tra le più evolute in tema di tutela degli animali, di protezione e di abbandono”, commenta il dott. Paolo Giam-bruno, presidente dell’Ordine dei Veterinari di Palermo, che abbiamo sentito sull’argomento. Eppure, hanno un cuore e dei sentimenti. E soprattutto hanno delle esigenze e vanno rispettati. 

Dott. Giambruno, come si può prevenire il fenomeno dell’abbandono e del conseguente randagismo dei cani in città? 
“L’abbandono dei cani è chiaramente un atto di inciviltà che non si addice alle nazioni civili perché, laddove è più forte il senso civico, maggiore è il sentimento d’amore e il rispetto nei confronti degli animali. L’abbandono, un fenomeno non prevedibile, si contrasta innanzitutto con l’installazione di microchip identificativi per consentire agli Enti Locali il recupero dei randagi e l’iscrizione all’anagrafe canina. Ma ciò non basta: di fronte alle azioni di controllo odierne (che sono solo occasionali e riguardo alle quali la microchippatura dei cani avviene solo in alcune circostanze), è, invece, necessario attuare misure di controllo al fine di registrare effettivamente i cani presenti in città e non solo. Il fenomeno riguarda anche le aree rurali dove è diffuso l’abbandono dei cani da caccia che non non soddisfano le esigenze del cacciatore. Ma un fenomeno ancora più preoccupante del randagismo è l’incremento degli abbandoni delle cucciolate, soprattutto in autunno, quando i cani tenuti nelle villette si riproducono “.

Con quali iniziative l’Ordine dei Veterinari intende intervenire per arginare il problema?
“Purtroppo, al riguardo non ha alcuna competenza, se non quella di cercare di sensibilizzare i cittadini. Comunque, stiamo mettendo in campo alcune iniziative mirate a favorire le adozioni, come la campagna che è partita in questi giorni con l’inaugurazione del Camper itinerante del microchip, svoltasi a Bagheria”.

Ce ne vuol parlare?
“L’iniziativa ha suscitato un accoglimento entusiastico da parte delle autorità che sono intervenute (come l’assessore alla sanità Massimo Russo, il sindaco di Bagheria, Biagio Sciortino, il direttore amministrativo dell’Asp, Antonino Candela, ndr), ma, soprattutto, della cittadinanza. Abbiamo impiantato, in due ore, oltre quattrocento microchip in una cittadina come Bagheria che ha, comunque, un servizio ambulatoriale dedicato. Quella di Bagheria non è stata solo l’inaugurazione di questa importante iniziativa, ma ha segnato l’inizio delle operazioni, considerando il numero delle richieste ricevute da parte di molti altri Comuni. Stiamo, pertanto, mettendo in atto il calendario degli interventi che sarà reso pubblico per consentire ai cittadini di conoscere in anticipo in quali paesi saremo, nei prossimi giorni, col nostro camper per l’installazione dei microchip”. 

Quindi, è il servizio pubblico che va verso la gente e non il contrario...
“E’ vero, in effetti, la nostra è un’iniziativa che porta tra la gente anche questo tipo di sanità e un servizio direttamente al domicilio degli utenti. Ogni giorno il nostro camper sarà in un Comune diverso nel quale, comunque, torneremo perché i nostri non saranno interventi isolati. E di giorni ne occorreranno tanti, considerando che visiteremo gli ottantadue Comuni della provincia di Palermo (anche i più lontani, nei quali non esiste un ambulatorio veterinario dedicato). In più, ad inizio giugno, per alcuni giorni, saremo a Lampe-dusa per microchippare i circa duecento cani del posto e, successivamente, nelle isole di Linosa e di Ustica”. 

Congratulazioni sono state espresse dal sottosegretario alla Salute On. Francesca Martini per un’iniziativa, prima in Italia, che l’Ordine dei Veterinari della provincia di Palermo vuole esportare nel resto della Nazione. 

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