I prodotti omeopatici sono sempre più presenti sui banconi delle farmacie. Osservatore privilegiato di questa tendenza del mercato è Lemarfarma, azienda palermitana all’avanguardia nel settore della distribuzione di farmaci. Roberto Bertini, responsabile del settore Omeopatia dell’azienda, ci fornisce un quadro chiaro della situazione.
“E’ indubbiamente aumentato, negli ultimi anni, il consumo dei prodotti omeopatici anche nel Meridione, tant’è che una delle necessità della nostra azienda è stata quella di organizzarsi con un reparto dedicato per riuscire a soddisfare la richiesta dei clienti delle farmacie”, spiega Bertini. E se nel Nord e nel Centro Italia si registra da anni il maggior consumo di prodotti omeopatici, recentemente, an-che localmente, è cresciuta la richiesta, grazie alla maggiore diffusione di corsi di perfezionamento rivolti ai medici di medicina generale da parte delle aziende produttrici e all’aumento dell’interesse da parte dei pazienti a richiedere prodotti più naturali, alternativi alla medicina tradizionale. Il target dei clienti che si avvicina a questa forma di cura, seguita Bertini, “comprende un buon 60% di donne e il 40% di uomini, appartenenti ad una fascia d’età che va dai trent’anni in su, con grado culturale medio alto e tendente all’informazione. Riguar-da, infatti, quella generazione che è cresciuta con il miele o il limone per contrastare il mal di gola e che oggi educa i propri figli all’uso di prodotti naturali appunto come quelli che offre la medicina omeopatica prima di ricorrere agli antibiotici. I bambini sono quelli che rispondono meglio ai rimedi omeopatici in quanto non sono ancora intossicati dai farmaci”. Ansiolitici, antinfluenzali, vaccini antinfluenzali, antifebbrili, antitosse, drenanti nervini per lo stress, drenanti e prodotti per risolvere problemi circolatori sono i rimedi maggiormente richiesti dai pazienti sempre più attentiad ottenere dal proprio farmacista informazioni sulle proprietà e i benefici di questa forma di medicina naturale che, rispetto al farmaco tradizionale, ha anche una diversa metodologia d’applicazione. Infatti, riprende Bertini, “se, in genere, per la medicina tradizionale un malessere viene curato, per esempio, con un antibiotico uguale per tutti a seconda che si tratti di vie respiratorie, ascesso, ecc..., invece, l’omeopatia presuppone da parte del medico un maggiore studio del paziente al fine di individuare il problema che causa il malanno”. Di fronte ad un mal di testa, per esempio, mentre la medicina tradizionale propone antinfiammatori, quella omeopatica tende a risalire alla causa che lo determina (mal occlusione dentaria, problemi posturali, ecc...) per poi consigliare il prodotto omeopatico personalizzato, perché, conclude Bertini, “ogni rimedio ha un’azione diversa da soggetto a soggetto”.

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