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Congiuntivite virale: la migliore profilassi 
è l’igiene
di Giusy Egiziana Munda

Con l’arrivo delle influenze virali c’è da fare i conti anche con le congiuntiviti, la forma più comune di infiammazione dell'occhio. La polvere e gli agenti inquinanti presenti nell’aria possono indurre una forma leggera di congiuntivite. Ma se la causa sono i virus, i batteri e le sostanze allergiche presenti nell’aria, l’infiammazione è più grave. La congiuntivite virale, infatti, è una malattia molto contagiosa, tanto che spesso può provocare vere e proprie epidemie: si trasmette facilmente e per via diretta occhio-mano-occhio, ma è possibile anche attraverso altre secrezioni del malato (colpi di tosse, muco nasale). Ha un decorso molto più lungo della congiuntivite batterica che spesso si risolve in pochi giorni: nel caso della congiuntivite virale la durata è, invece, dalle due alle quattro settimane. Per saperne di più abbiamo incontrato la dott.ssa Maria Rossella Macedonio, direttore sanitario del Centro Oculistico Domus, che alla nostra domanda su cosa sia la congiuntivite ha spiegato: “E’ un’infiammazione della membrana trasparente che ricopre la parte interna delle palpebre e la parte bianca dell’occhio. La malattia è molto comune, assai fastidiosa, ma raramente pericolosa: non provoca danni alla vista. Trattandosi spesso di una malattia contagiosa, dev’essere diagnosticata e trattata tempestivamente, soprattutto nei bambini più piccoli che vengono facilmente colpiti da congiuntiviti virali o batteriche. Una forma particolarmente contagiosa prende il nome di cheratocongiuntivite epidemica”.

Come si manifesta la congiuntivite virale? 
“In modo acuto, improvviso, solitamente ad entrambi gli occhi con fotofobia (intolleranza alla luce), arrossamento della congiuntiva, forte sensazione di un corpo estraneo nell’occhio, leggero prurito, sensazione di pesantezza alla palpebra per effetto del suo notevole rigonfiamento, bruciore agli occhi e comparsa di secrezione acquosa, piuttosto abbondante. Spesso è presente, nelle forme da Adenovirus, anche un ingrossamento dei linfonodi retro auricolari”.

Chi colpisce in prevalenza?
“La patologia non colpisce soggetti particolari. Elemento predisponente può essere la presenza di un sistema immunitario debole.”.

Quali precauzioni per evitare il contagio?
“La migliore profilassi è l’osservazione di rigorose norme igieniche, come lavarsi accuratamente le mani, utilizzando, se possibile prodotti disinfettanti come l’amuchina, evitare di toccare gli occhi con le mani sporche, non usare fazzoletti, cuscini o asciugamani altrui. In inverno è consigliabile tenersi lontano dai locali molto affollati, che possono essere sedi di possibili epidemie. E’ fondamentale una buona igiene oculare, mantenendo l’occhio continuamente pulito dalle secrezioni”.

Come ci si cura?
“Non esiste una cura per la congiuntivite virale. Tuttavia, i sintomi possono essere alleviati con l’utilizzo di colliri ad azione antibiotica e antinfiammatoria, al fine di prevenire le complicanze corneali (che possono durare da uno a due mesi). La terapia, che va prescritta esclusivamente dallo specialista oftalmologo, comunque, non modifica l’evoluzione della malattia”. 

Consigli di prevenzione…
“Particolare attenzione devono avere i medici oculisti che sono i primi soggetti al contagio e misure di prevenzione vanno rivolte in particolare ai bambini e ai soggetti con sistema immunitario debole. Per una buona prevenzione si consiglia l’uso di immunostimolatori per rafforzare il sistema immunitario e l’uso di colliri lacrimali che aiutano a mantenere sano il film lacrimale”.

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