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Alzheimer: ancora fermi i fondi per l’assistenza 
dei malati e i pazienti sono costretti a stare a casa
di Franca Barra - redazione@nellattesa.it

Sono ancora inutilizzati i 322 mila euro della legge 328, destinati alla cura e all'assistenza dei malati palermitani di Alzheimer per la durata di 20 mesi, oggetto di un bando di gara il cui termine ultimo per la presentazione dlle domande è scaduto il 28 settembre. Questa stasi ha creato non pochi disagi al Centro Educativo Alzheimer di Palermo che, come i nostri lettori abituali sanno, da anni combatte per cercare di portare ai malati e alle loro famiglie un concreto sostegno che li aiuti ad affrontare meglio questa grave patologia progressiva. Per sapere com'è oggi la situazione abbiamo sentito il Direttore del Centro, Gaetano Lisciandra. 
“Oggi la situazione che si respira al Cea è peggiore del passato”, ci rivela. “A quel bando di gara hanno partecipato diverse associazioni onlus, in grado di proporre un innovativo e funzionale servizio di assistenza per i malati di Alzheimer, ma sono state escluse per mancanza di idonea documentazione. Adesso si attende che l’Asp ne pubblichi uno nuovo per la selezione e l’attribuzione di personale al Centro e per potere offrire quei servizi di qualità e quei requisiti di professionalità per i malati di Alzheimer che la struttura di via La Loggia possiede. Mi chiedo: è mai possibile che l’Asp non sia in grado di realizzare un bando valido e corretto? Purtroppo, in via La Loggia, dopo anni di attività, dopo i sacrifici dei familiari dei pazienti e del personale qualificato (costretto a lunghissimi periodi di volontariato), si aspetta questo bando per poter, finalmente, riuscire ad offrire una concreta assistenza ai pazienti. 
E’ grave che i 322 mila euro disponibili da oltre un anno per l’assistenza di chi è affetto da questo terribile male, continuino a ristagnare in un cassetto, piuttosto che essere utilizzati per coprire le effettive necessità dell’utenza (si pensi ai casi più gravi di soggetti irrequieti che i familiari non riescono a gestire) che è costretta a stare a casa perché la struttura che dovrebbe accoglierli e occuparsi di loro, non può offrire i servizi dovuti per mancanza di fondi. Se non fosse per l’impegno di alcuni volontari che curano i locali della struttura e si occupano di 5 casi più difficili, il centro sarebbe in stato di abbandono. La Federazione Alzheimer Palermo ha recentemente chiesto alla provincia regionale di Palermo un modestissimo contributo di circa 4mila euro per riuscire a portare avanti, per qualche mese, le attività del centro. Ma, al momento dell’approvazione del bilancio, l'istituzione, congedandoci per mancanza di fondi, riesce, invece, a reperire 400 mila euro per realizzare la festa della Provincia. Come fanno a non indignarsi i nostri volontari che impegnano tempo e denaro nel loro lavoro, mentre altri giocano sulla pelle di chi ha bisogno? I familiari dei malati affetti dal terribile male sono stanchi di subire l’ingiustizia e l’indifferenza delle istituzioni preposte e, riuniti in comitato, hanno ventilato l’intenzione di denunciare alla magistratura questi fatti”.

E per quanto riguarda il sostegno che diverse autorità istituzionali si erano impegnate ad offrire, cosa si sta facendo?
“ Il 21 settembre l’on. Salvino Caputo ha ventilato la possibilità di far visitare il Cea all’on. Massimo Russo perché potesse rendersi conto del valore assistenziale della struttura, costretta a stare chiusa per l’indifferenza di chi dovrebbe interessarsene. A tutt’oggi, comunque, nessuno si è fatto vedere. L’on. Caputo soltanto, tenendo fede agli impegni presi, si è attivato per realizzare a Monreale un concerto di beneficenza con lo scopo di raccogliere fondi in favore dell’associazione Alzheimer”.

Quale appello vorrebbe rivolgere all’Asp?
“Che acceleri i tempi delle procedure per l’avvio delle attività di questo Centro, che merita di vivere nel pieno rispetto di tutti i familiari che soffrono enormi disagi".

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